Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Mercato in aumento per i regali agli insegnanti. In Inghilterra

Il sindacato degli insegnanti britannici ATL, dopo aver condotto una ricerca su mille dei propri associati, insegnanti di scuola primaria, secondaria e gruppi dirigenziali, ha concluso che studenti e famiglie non dovrebbero subire pressioni per portare regali ai docenti in occasione della fine di un percorso scolastico.

La rilevazione indica come il 93% degli intervistati abbia ricevuto regali, il più popolare dei quali è la classica scatola di cioccolatini (85% del totale). Dopo i cioccolatini, i regali più ricorrenti sono fiori e piante (53%), seguiti da bottiglie di alcolici (49%) e articoli di profumeria (48%).

Ve ne sono, tuttavia, di curiosi: un insegnante ha ricevuto biglietti per vedere l’opera, un altro per assistere ad incontri di cricket e un altro addirittura dello champagne.

Il periodo preferito per offrirli è di solito al termine dell’anno accademico (70%), seguito dalle ricorrenze religiose, senza distinzione di credo praticato.

La ricerca ha rilevato come la maggior parte delle scuole non preveda particolari regolamentazioni della questione.

Il prossimo 29 marzo i soci del sindacato discuteranno dell’argomento durante la loro conferenza annuale a Manchester per definire se la pratica dei regali non stia diventando troppo commerciale.

Infatti, alcuni insegnanti osservano che molti negozi specializzati nella vendita di cartolerie e biglietti augurali, si riempiono di merci proprio in corrispondenza della fine dell’anno scolastico e ritengono che, al di là del piacere rappresentato dal riconoscimento anche tangibile per il lavoro svolto, a lungo andare, questa abitudine potrebbe dimostrarsi dannosa.

Il segretario generale dell’ATL ha detto: “Benché molti docenti abbiano piacere di ricevere regali come apprezzamento per il loro duro lavoro, tuttavia non ci contano. Certamente non vogliono che i  loro allievi si sentano obbligati a far loro dei regali e poi sentirsi umiliati se non possono permetterseli economicamente. Preferirebbero che piccoli doni o biglietti fossero realizzati direttamente dagli allievi: il pensiero è ciò che davvero conta“.

Il miglior regalo che abbia mai ricevuto – ha confessato un’insegnante, capo-dipartimento in un college – è stato un biglietto realizzato direttamente da un gruppo di allievi nel quale mi hanno espresso il loro ringraziamento per aver cambiato le loro vite e per essere stati incoraggiati dalla fiducia da me riposta nei loro confronti“.

Anche in Italia c’è la stessa abitudine delle scuole inglesi. I sindacati della scuola non ne parlano, ma le madri sì e, qualche volta, criticando e subendo l’iniziativa.

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