Mense scolastiche, un business da 2,5 miliardi di euro

Gli arresti emessi dalla procura di Bari per i pessimi servizi di ristorazione in alcune scuole elementari della città ripropongono il tema della gestione delle mense scolastiche, un business economico che oscilla tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro all’anno. Sono oltre 3 milioni e mezzo i ragazzi che si avvalgono delle 35 mila mense funzionanti all’interno delle strutture scolastiche statali e paritarie. Di questi, almeno 2 milioni consumano tutti i giorni pasti a scuola, perché frequentano scuole materne o scuole a tempo pieno.

Si può stimare in circa mezzo miliardo all’anno il numero dei pasti consumati dagli alunni. Il prezzo del vitto varia da comune a comune, ma il costo pro-capite è stimabile mediamente sui 4-5 euro. Nelle scuole materne in molti casi la cucina è interna con cuoca e piatti preparati direttamente sul posto. Per le altre scuole i pasti vengono preparati, in appalto, da aziende esterne e trasportati al momento del pranzo e serviti.

Per assistere i ragazzi alla mensa, si avvicendano ogni giorno circa 190 mila insegnanti che, per contratto, hanno l’obbligo dell’assistenza educativa ai loro alunni. Consumano normalmente lo stesso pasto servito ai ragazzi e insieme a loro: pasto che da pochi anni, almeno nelle scuole statali, non debbono pagare di propria tasca.