Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Esperti Bambin Gesù, sì a spuntini a scuola, ma no mega-merende

Lo spuntino tra i banchi è fondamentale: fornisce energia a rapido consumo e previene il calo dell’attenzione. Ma è bene non esagerare“. Con queste parole, tratte da un comunicato stampa, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha ricordato, nei giorni in cui riaprono le scuole, l’importanza dello spuntino di metà mattinata per gli studenti.

Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare, sottolinea come “lo spuntino dovrebbe fornire il 5-10% delle calorie giornaliere e oscillare tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 di un adolescente“.

Stop quindi alle megamerende o agli spuntino golosi: “Per il break di alunni e studenti – si legge nella nota –, gli alimenti da privilegiare sono quelli facilmente digeribili, ricchi di carboidrati come la frutta o lo yogurt oppure piccole quantità di pizza, tipo 40 gr di “rossa” del fornaio“.

Quello della merenda a scuola – aggiunge Giovanni Marino – è un importante momento di socializzazione e condivisione per i bambini. Al pari dei genitori, gli insegnanti sono figure fondamentali nell’educazione del bambino, anche quella alimentare. Trattandosi insegnamenti che dovranno trasformarsi in comportamenti a favore della  salute, è necessario partire dalle scelte concrete che il bambino fa riguardo allo spuntino e ai cibi proposti a mensa“.

Spesso i più piccoli – conclude Marino – rifiutano i cosiddetti alimenti equilibrati e chiedono a mamma e papà cibi diversi, in genere più calorici e più gustosi: in questo caso, il compito degli insegnanti è proprio quello di portare gli alunni a sperimentare e assaporare gusti diversi e cibi più salutari, ad esempio attraverso l’organizzazione di iniziative ludiche in classe che li coinvolgano attivamente e li rendano consapevoli di cosa – e perché – mangiano“.

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