Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Meno fritti per gli adolescenti di Sua Maestà

E’ stata quasi la notizia del giorno considerando le tradizioni alimentari britanniche e l’attaccamento proverbiale alle stesse da parte dei cittadini di Sua Maestà. In seguito alla campagna-denuncia del noto chef tv Jamie Oliver, il segretario all’istruzione britannico Alan Johnson ha reso noto infatti nei giorni scorsi che verranno eliminati dalle mense scolastiche i cibi ricchi di sale e grassi, e in particolare hamburger e salsicce provenienti da carne di scarsa qualità, dolci e snacks.

Le celebri patatine fritte non potranno essere servite ai ragazzi più di due volte alla settimana e lo steso dicasi per i tradizionali fish and chips di anglosassone memoria. Johnson ha spiegato del resto: ”questi nuovi standard qualitativi metteranno fine a decenni di negligenza in materia e assicureranno agli studenti un sano regime alimentare… La salute dei nostri ragazzi non può essere argomento di compromessi”.

Il Governo mantiene dunque la promessa – fatta l’anno scorso in seguito alla campagna di Oliver – di aumentare di 280 milioni di sterline il budget dedicato alle mense. Dal prossimo anno scolastico, il ministero dell’Istruzione dichiara che saranno garantiti ogni giorno ”carne di qualità, pesce, pollo, frutta e verdura”. Un toccasana – inutile nasconderselo – anche per i nostri studenti in trasferta nell’isola e che da sempre hanno lamentato la monotonia e la sostanziale inadeguatezza delle diete adottate nei college e negli studentati frequentati durante il periodo delle vacanze studio. Il tutto fa del resto seguito alle allarmanti notizie che parlano anche per la Gran Bretagna di un un quindicenne su tre afflitto da obesità o almeno da soprappeso.

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