Maturità 2022: è caos mascherine. Bianchi: ‘All’orale sarà il presidente di commissione a decidere se abbassarla’. Azzolina: ‘Che senso ha?’
Mascherine alla maturità 2022: è caos. Nel corso delle prove scritte sarà obbligatorio tenerle, ma durante il colloquio orale maturità 2022 sarà possibile chiedere al proprio presidente di commissione cosa fare. E’ quanto dichiara il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso di un’intervista rilasciata a Skuola.net. Non ci sta l’ANP, l’Associazione Nazionale Presidi: “O c’è una ragione sanitaria, o no”.
“Quando l’anno scorso abbiamo deciso di tornare tutti insieme a scuola, abbiamo fatto un patto tra noi – spiega il Ministro -, quello di prestare a attenzione a me e al mio compagno di banco, alle persone che sono nella mia stessa aula. Emblema di questo patto è la mascherina: un atto di rispetto verso chi mi sta vicino. Si sbaglia a pensare che sia un’imposizione, è l’atto collettivo di noi che stiamo tante ore insieme, e insieme abbiamo deciso di tutelarci reciprocamente. Smontiamo l’idea della mascherina come bavaglio. Ad anno concluso ne parleremo in consiglio dei ministri, ma quando siamo tutti insieme bisogna tutelarci tutti insieme“.
“Mascherine alla maturità? – continua poi Bianchi – Vedo che c’è enfasi su questo tema, ma vorrei concentrarci sul sorriso che dovrebbe esserci all’esame. Se sarà possibile abbassare la mascherina alla prova orale lo si dovrà domandare al proprio presidente di commissione“.
Replica l’Associazione presidi per voce del presidente Antonello Giannelli: “A me non sembra possa essere un presidente di commissione che possa decidere se la mascherina si tiene o no agli esami orali: o c’è una ragione sanitaria o non c’è“.
“Molti di noi si aspettavano che non ci fosse uso della mascherina agli esami. Ci atteniamo alle regole, ma devono essere chiare, non equivoche. Rimandare la decisione ai presidenti di commissione, significa mettere in difficoltà le scuole“, aggiunge Mario Rusconi, presidente di Anp Roma.
“Se per gli scritti indossare una mascherina è una questione di rispetto anche verso chi ha delle fragilità – ragiona Cristina Costarelli presidente Anp Lazio -, agli orali il problema non c’è: le finestre rimangono aperte e il candidato sarà sempre a due metri di distanza dalla commissione. Piuttosto aspettiamo indicazioni scritte sulla questione, visto che i protocolli ‘anticovid’ utilizzati lo scorso anno sono andati in soffitta dopo la fine dello stato di emergenza“.
Perplessa rispetto alle dichiarazioni di Bianchi anche l’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che dalla sua pagina Facebook dichiara: “Sulle mascherine c’è un incredibile rimpallo di responsabilità, tra il ministero della Salute e dell’Istruzione. Io non ho più parole. Fare il ministro vuol dire assumersi la responsabilità di una decisione, non scaricarla sugli altri. Ricordo – continua – che nel 2020, due anni fa, senza neanche l’ombra di un vaccino, abbiamo messo in piedi un esame di stato totalmente in presenza senza il benché minimo disagio e permettendo agli studenti di fare l’orale senza mascherina. Oggi, a due anni di distanza, con il 99% delle attività libere dalle mascherine, la scuola deve essere l’unica a vivere questa confusione? Ma è mai possibile che un ragazzo possa andare ad un concerto con altre 20 mila persone, a cantare, ballare, abbracciarsi, senza mascherina per poi doverla indossare il giorno dopo all’esame? Ma che senso ha?“.
Per Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione della Lega, assistiamo ad un pregiudizio ideologico contro la scuola. E il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sottolinea che per eliminare la mascherina agli esami “basta un decreto anche all’inizio della prossima settimana”.
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