Maturità 2021, una settimana al via: ma 1 su 5 non sa che si parte il 16 giugno

A una settimana dal via alla Maturità 2021, tanti studenti ancora non conoscono le ‘istruzioni’ base dell’esame che andranno ad affrontare. Nonostante la prova – solo un colloquio orale – sia praticamente identica a quella di dodici mesi fa. Un discorso valido già a partire dalla data d’inizio: solo 8 su 10 sanno che il primo giorno di interrogazioni sarà il 16 giugno, gli altri – il 20% – sbagliano. A segnalarlo un sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di mille maturandi.

Ma è praticamente su ogni aspetto del maxi-orale della maturità 2021 che una buona quota dei ragazzi dimostra di navigare al buio. Come sulla durata della prova orale che, essendo l’unica rimasta in piedi rispetto alla formula tradizionale, potrebbe aggirarsi intorno ai 60 minuti: peccato che a saperlo sia solamente l’85% dei maturandi (il 10% pensa che durerà circa una mezz’oretta; il 5% più di un’ora). O come sulle modalità di assegnazione del punteggio: anche quest’anno verrà dato più peso alla carriera scolastica (fino a 60 punti) rispetto all’esame in sé (fino a 40 punti), ma di questa cosa sono al corrente solo 7 su 10, mentre il restante 30% ha informazioni scorrette.

Se poi ci addentriamo nei risvolti pratici della prova, per molti il rischio figuraccia è davvero concreto. Ad esempio, 1 su 3 è convinto che ci siano ancora le buste a sorteggio con i materiali predisposti dalla commissione – quando, invece, i materiali funzionali a far fare ai maturandi i collegamenti multidisciplinari verranno solo preparati e poi assegnati ai singoli studenti) – e il 10% che i professori non prepareranno proprio nulla.

Idee poco chiare anche sull’elaborato, il lavoro preparato dai ragazzi nell’ultimo mese di scuola, incentrato sulle materie d’indirizzo, che sarà il primo momento del colloquio. Ebbene, quasi 3 maturandi su 10 pensano (sbagliando) che andrà solo illustrato senza che i professori possano prenderlo come spunto per ulteriori domande (18%) oppure che il compito si sia esaurito con la consegna (10%) e che non dovrà essere ‘spiegato’ davanti alla commissione. E che dire di quel 16% che è inconsapevole del fatto che i docenti potranno fare domande extra su tutto il programma.

Grande confusione, ovviamente, pure sui nodi meno centrali dell’esame. Per 1 su 10 non ci sarà l’analisi del testo orale. Un altro 10% sostiene che non ci potranno essere le domande di Educazione civica e, complessivamente, solo il 72% sa che queste sono un passaggio esplicitamente citato dall’ordinanza sugli esami.

Lo stesso discorso vale per i PCTO – i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, l’ex alternanza scuola lavoro – visto che per l’8% quest’anno non entreranno nella prova mentre solo l’80% è al corrente che anche loro sono inseriti nell’ordinanza: o verranno illustrati durante il colloquio (con eventuali domande dei professori) oppure dovranno comparire all’interno dell’elaborato.

Partendo da queste premesse, perciò, non stupisce affatto il disorientamento generato da un quesito sul Curriculum dello studente, unica vera novità della Maturità 2021: appena 6 su 10 sanno che verrà consultato dalla commissione e che sarà anche allegato al diploma, per un uso futuro. E se il 25% non ha ben chiare le sue finalità, c’è un 16% che confessa di non sapere affatto cosa sia. Tutto questo quando manca una settimana dal via.

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