Materie seconda prova maturità 2024, i commissari esterni spaventano: la reazione degli studenti all’annuncio del MIM

Complessivamente contenti (ma non troppo) per la scelta delle discipline oggetto della seconda prova scritta, un po’ meno per la distribuzione dei commissari. La risposta degli studenti di quinto superiore all’uscita dell’elenco delle materie seconda prova maturità 2024, raccolta da Skuola.net immediatamente dopo l’annuncio attraverso la testimonianza di 200 di loro, ha un doppio volto. Oltre la metà (56%), infatti, plaude alla decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di mantenersi in linea con il recente passato e di non proporre la doppia materia per la prova caratterizzante i vari indirizzi di studio. Opzione, quest’ultima, teoricamente prevista dalla normativa di riferimento. Di contro, però, quasi la stessa percentuale (51%) non ha accolto di buon grado il fatto che, in molte scuole, sarà un professore esterno a correggere il compito.

Per questo, volendo fare una valutazione complessiva dell’esame che sarà, i prossimi maturandi non credono affatto che in Viale Trastevere abbiano voluto essere così buoni. Tanto è vero che ben 2 studenti su 3 pensano che la Maturità 2024 sarà più difficile di quella dell’anno scorso. E per appena 1 su 10 si prospetta forse più semplice di quelle degli ultimi anni.

Perché solo apparentemente, almeno per quel che riguarda gli scritti, sembra simile a quella del 2023. Ad esempio, gli alunni del liceo Classico non hanno gradito il ritorno del Greco per la versione scritta, sicuramente più ostico del Latino, proposto l’anno scorso; a maggior ragione se a valutarla sarà un docente che non li conosce affatto. Neanche le ragazze e i ragazzi del liceo Scientifico sembrano fare i salti di gioia, ma nel loro caso, forse, doversi cimentare con la Matematica è una buona notizia, visto che l’alternativa è la temuta Fisica.

I veri studenti disperati, però, sono sicuramente quelli del liceo Linguistico: a loro, per la seconda prova, è capitata in sorte non la prima, non la seconda ma addirittura la terza lingua straniera. Quale sia il loro umore si evince chiaramente dal tenore dei loro commenti a caldo: “Noi del linguistico siamo fregati”, dice una ragazza; “Auguri per chi ha tedesco”; le risponde sarcastico un collega; “Non poteva andare peggio”; si unisce un altro maturando del linguistico. E di frasi del genere ce ne sono decine. Unica consolazione, per loro, il commissario delegato alla prova che, cosa quasi unica, sarà un professore interno. 

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