Mascherina non obbligatoria al banco, metro ‘statico’ e test volontari per i docenti: le ultime novità sul ritorno a scuola

Niente obbligo di mascherina al banco, il metro da bocca a bocca è un criterio “statico” e prima di entrare in classe il personale scolastico dovrà essere sottoposto a test sierologici volontari. Per la precisione, il commissario straordinario Domenico Arcuri dovrà reperirne 2 milioni sul mercato entro il 25 luglio. Sono le ultime novità sul rientro in classe emerse nella  giornata di ieri, 9 luglio,  che ha visto anche due incontri interlocutori: il primo, con sindacati e presidi, sul protocollo per la sicurezza; il secondo, con Regioni ed enti locali, sugli organici 2020/21 e le risorse aggiuntive.

Mascherina: non è obbligatoria al banco

Su mascherine e test sierologici sono giunte novità da un nuovo documento del Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute (Cts) che è stato condiviso con tutte le parti coinvolte nella riapertura di settembre. In particolare sui dispositivi di protezione il Cts ha formalizzato un primo allentamento dell’obbligo anche dai 6 anni in su, precisando che potrà essere tolta al banco e usata solo quando ci si sposta in classe e negli altri spazi comuni. Per insegnanti dovranno invece preferirsi le visiere “leggere”, così da essere riconosciuti dai bambini.

Distanza di sicurezza: rispettare il metro “statico”

Per quanto riguarda l’ormai famoso metro tra le rime buccali degli alunni, il Cts precisa che il metro deve essere “statico” e non “dinamico”. Cosa significa? Il metro statico è la distanza da bocca a bocca, come se i soggetti coinvolti fossero, in pratica, sempre fermi, mentre quello dinamico tiene appunto conto dei movimenti degli studenti, e quindi è più ampio come raggio d’azione. Il metro statico permetterebbe in sostanza alle classi di ospitare quasi tutti gli alunni della “vecchia “classe.

Test sierologici volontari

Nella serata dello scorso 9 luglio il commissario Arcuri ha inoltre annunciato il bando per una procedura pubblica europea per l’acquisto di 2 milioni di test sierologici da somministrare al personale scolastico prima della riapertura delle scuole: “Per somministrarli ci avvarremo dei medici di famiglia, delle Asl e dei distretti sanitari“, ha spiegato lo stesso Arcuri nel webinar organizzato dal Centro Studi Americani, intervistato dalla giornalista Lucia Annunziata. “L’operazione verrà ripetuta nel corso dell’anno con delle cadenze in base all’evoluzione della pandemia”, ha precisato Arcuri