La mappa dei 14.512 edifici scolastici privi dei tre certificati fondamentali per la sicurezza

Aveva destato scalpore, alla vigilia di questo anno scolastico, il report di Tuttoscuola sulla sicurezza degli edifici scolastici dal quale era emerso un quadro preoccupante, con particolare riferimento, soprattutto, alla certificazione di agibilità degli edifici scolastici, posseduta soltanto da 14.879 edifici su 39.993 (37,2%) con il Lazio fermo soltanto a 407 certificazioni di agibilità su 3.203 edifici scolastici (12,7%).

Il dossier di Tuttoscuola offre una prospettiva nuova sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia. Grazie all’incrocio e alla rielaborazione dei dati resi noti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nella sezione Open Data dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia scolastica, e relativi all’anno 2023-2024 (gli unici ad oggi completi), il dossier verifica per la prima volta in assoluto il numero di certificazioni disponibili per ciascuno dei 39.993 edifici. Finora era noto che su una singola certificazione di quelle fondamentali in tema di sicurezza, la percentuale di edifici che ne disponeva era un tot. Dal dossier emerge invece quali certificati mancano per ciascun edificio, consentendo di conoscere lo stato di quel singolo edificio. Un passo avanti importante per i decisori, ma non solo: le famiglie hanno diritto di conoscere lo stato delle “seconde case” dei loro figli. E lo stesso vale per il personale della scuola. Anche le famiglie e il personale della succursale dell’istituto Piaget Diaz di Roma, dove il 17 è avvenuto un drammatico incidente, per fortuna senza danni alle persone. Ma poteva andare molto diversamente.

La sede distaccata di via Diana dell’istituto Piaget Diaz è una delle 14.512 sedi che non dispongono di nessuna delle tre certificazioni di base che attestano la sicurezza di un edificio (agibilità, prevenzione incendi, omologazione centrale termica). In compenso, però, la scuola ha definito il DVR (documento di valutazione dei rischi) e il Piano di evacuazione, mettendo, pertanto, il dirigente scolastico in una condizione tutelata.

Tuttoscuola ha fatto un focus sui tre certificati rilasciati da enti esterni, che è responsabilità di Comuni e Province, proprietari degli edifici scolastici (o da essi presi in affitto), procurare. Gli enti locali per legge garantiscono la realizzazione, il funzionamento, l’agibilità e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici.

In particolare il Certificato di agibilità – che attesta che l’edificio rispetta i requisiti di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico e accessibilità – è rilasciato proprio dal Comune. Mentre il Certificato di prevenzione incendi (CPI) – che attesta che l’edificio rispetta le norme antincendio, ha vie di fuga adeguate, sistemi di evacuazione, presidi antincendio, impianti sicuri, e il Certificato di omologazione della centrale termica – che attesta che la centrale termica è conforme alle norme di sicurezza antincendio e di evacuazione fumi, sono rilasciati dai Vigili del Fuoco.

Qualsiasi struttura privata, priva anche di uno solo di questi certificati, verrebbe chiusa immediatamente per gravi problemi di sicurezza. Gli edifici scolastici italiani, “seconde case” di studenti e luogo di lavoro del personale della scuola, anche senza certificazioni, restano aperti per non interrompere un servizio pubblico.
Il dossier di Tuttoscuola mette in evidenza che la situazione si è stratificata nei decenni.

Accanto ai 14.512 edifici scolastici completamente privi delle tre certificazioni fondamentali, ve ne sono poi altri 21.026 edifici scolastici in possesso di solo uno o due di questi certificati. Solamente 4.455 edifici scolastici italiani (l’11,1% del totale) li hanno tutti e tre.

Qual è la mappa dei 14.512 edifici scolastici privi delle tre certificazioni fondamentali?

Eccola per area geografica.

 ù

Aosta registra 8 edifici su 139 (5,8%) completamente privi delle tre certificazioni, seguita da Umbria (16,6%) ed Emilia R. (19,7%).Le regioni del Nord Est con il 21,1% e quelle del Nord Ovest con il 22,6% di edifici senza certificazioni registrano le situazioni relativamente meno critiche, rispetto alle restanti aree del Paese, con percentuali sotto la media nazionale, con le Isole che registrano invece oltre la metà degli edifici senza alcuna certificazione.

Ed ecco la situazione per Regione, dove spiccano quattro Regioni nelle quali oltre la metà degli edifici scolastici non hanno nessuna delle tre certificazioni fondamentali, con il record negativo del Lazio (proprio dove è crollato lo scorso 17 ottobre il soffitto dell’istituto Piaget Diaz): per il 70% degli edifici scolastici laziali zero certificazioni.

Per approfondimenti:

Edilizia scolastica. In arrivo i dati completi del DVR e del Piano di evacuazione
– Dopo l’indagine di Tuttoscuola, il Ministero sollecita i dati mancanti sulla sicurezza
– Edifici scolastici: il 90% non è a norma di sicurezza
– I numeri che preoccupano, nel Belpaese a rischio sismico
– Dossier edilizia scolastica/2. Una cartina di tornasole del Paese
– Solo un edificio scolastico su dieci possiede tutte le certificazioni per la sicurezza
– La mappa degli edifici ‘totalmente irregolari’
– Quel 10% di edifici scolastici a norma di sicurezza
– Collaudo statico degli edifici scolastici al 53,3%. Il Mezzogiorno al 44%, il Nord al 66%

© RIPRODUZIONE RISERVATA