Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Mangioni da fast food

E’ il ritratto dei nostri adolescenti fatto da oltre cento esperti, tra nutrizionisti e psicologi. Tante responsabilità, anche tra le mura domestiche

Ultimo in ordine di tempo è il ritratto mostrato da “Salute Naturale” (Edizioni Riza) in merito alle abitudini alimentari dei nostri adolescenti.
Mangioni o invece pedanti ai limiti della paranoia soprattutto nell’ottica della costruzione di un’immagine di sé assolutamente conforme ai modelli estetici imperanti, i nostri ragazzi appaiono infatti del tutto allergici ad adottare la nostra tradizionale dieta mediterranea.

Sedentari o invece iperattivi, disinteressati al problema alimentare o invece completamente schiavi della propria immagine, fra i 12 e i 16 anni i ragazzi poi iniziano a fumare ed a bere alcolici (24 per cento); a praticare un regime alimentare, basato su ogni genere di cibo-spazzatura, del tutto sregolato. Mangiano ai fast food (il 28 per cento) almeno quattro volte alla settimana; consumano snack, stuzzichini e superalcolici. Le ragazze invece alla stessa età iniziano a saltare più o meno regolarmente i pasti.

Secondo gli esperti i genitori sarebbero colpevoli di trascurare il proprio benessere e di non offrire quindi alcun modello positivo (26 per cento), di non educare adeguatamente i ragazzi (24 per cento), di disinteressarsi del tutto di cosa i figli mangiano fuori e dentro casa, oppure, all’opposto, di lasciarli liberi di saccheggiare il frigorifero pur di non far discussioni (16 per cento). Fino a non incoraggiarli allo sport e al movimento (13 per cento).

In più negli stravizi alimentari degli adolescenti non manca l’elemento tradizionalmente riconducibile al sentimento di ribellione che caratterizza l’età e le tensioni con i genitori. Questi ultimi, dal canto loro, sono pronti ad ammettere: “Si parla pochissimo con i figli, con un discorso ridotto ai convenevoli e con la fretta che si riflette in ogni ambito della vita familiare” – commenta Maria Rita Munizzi, presidente del Movimento italiano genitori.
Per gli esperti la risposta sarebbe quella di passare più tempo con i ragazzi all’aria aperta (32 per cento), dargli delle regole e dei suggerimenti adatti alla loro età (24 per cento), cercare di essere per loro dei buoni modelli (17 per cento). Poi magari una volta andare insieme al fast food.

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