
Ma le riforme migliorano la scuola?
La domanda se la sono fatta i relatori intervenuti al convegno svoltosi l’8 giugno 2009, a Roma, presso il Centro Congressi della facoltà di Sociologia dell’università di Roma “La Sapienza”: Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, Mario Morcellini, sociologo della Sapienza, Maddalena Colombo dell’università Cattolica di Milano, Micaela Ricciardi, preside del liceo Nomentano di Roma, il presidente dell’ANP Giorgio Rembado, Roberto Serpieri dell’università Federico II di Napoli, e Luciano Benadusi, docente di sociologia dell’educazione presso la Sapienza, che ha tirato le conclusioni.
La risposta, sia pure con accenti diversi, è stata la stessa: no, le riforme – soprattutto le megariforme degli ordinamenti, come dimostrano quelle promosse da Berlinguer e Moratti – non hanno migliorato né la qualità né l’equità della scuola italiana. E non lo potevano fare perché erano riforme onnicomprensive, “sinottiche”, ad elevato tenore simbolico e di nessuna efficacia pragmatica, operativa. Meglio puntare, come in parte hanno fatto Fioroni e Gelmini, su politiche più limitate e mirate, anche se il taglio delle risorse sembra destinato a rendere tutto più difficile.
Lo spunto per il dibattito è stato fornito dalla presentazione del volume “Scuole in azione tra equità e qualità“, curato da Luciano Benadusi, Orazio Giancola e Assunta Viteritti (Guerini Scientifica editore), una vasta rassegna di analisi e di case studies sulla realtà effettiva delle scuole, dalla quale risulta che esistono sul territorio numerose esperienze positive di perseguimento di obiettivi di maggiore qualità ed equità, esperienze che restano però isolate l’una dalle altre, autoreferenziali.
Dalle analisi contenute nel volume e dal dibattito che ne è derivato si trae l’indicazione che la via maestra per promuovere insieme innovazione, qualità ed equità non è quella di astratte “riforme-manifesto” ma quella di concrete politiche pubbliche (policies) mirate alla diffusione delle good practices, in un’ottica di sviluppo orizzontale e reticolare.
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