Ma che fine faranno le primine?

Adesso che in prima elementare ci si può andare in anticipo, le primine hanno ancora senso? È vero, come sostiene qualcuno, che la legge Moratti le ha cancellate?
C’è un po’ di disorientamento tra i genitori e nelle scuole materne private che per tradizione preparano i bambini di 5 anni a sostenere l’esame di idoneità per passare direttamente in seconda classe anziché entrare regolarmente in prima. Ma, almeno per quest’anno, possono stare tutti tranquilli. Dopo si vedrà.
L’articolo 147 del Testo unico prevede che “gli alunni provenienti da scuola privata o familiare sono ammessi a sostenere esami di idoneità per la frequenza delle classi seconda, terza, quarta e quinta”. A dir la verità la norma non prevede che l’esame possa essere sostenuto da chi non ha l’età regolare, ma le circolari e le ordinanze ministeriali lo hanno sempre consentito.
Sarà ora interessante vedere se il Miur, dopo avere generalizzato la possibilità degli anticipi a costo zero (la preparazione all’esame di idoneità invece costa), vorrà dare applicazione rigorosa all’articolo 147 o “largheggiare” come ha fatto fino ad ora.
Nella seconda ipotesi potrebbe avvenire che in seconda classe, dopo la preparazione in scuole materne che organizzano le primine, potrebbero addirittura arrivare bambini più giovani di un anno e quattro mesi rispetto alla leva normale (prime e anticipi sommati). Nel caso opposto potrebbero non esserci più salti di un anno in seconda: l’unica porta aperta per i giovanissimi sarebbe quella degli anticipi previsti dalla legge delega di riforma, n. 53/2003.