L’Upi insiste: La sicurezza delle scuole sia esente dal patto di stabilità

E’ certamente positiva la scelta del governo di permettere a comuni e province dei territori colpiti dal sisma di derogare al patto di stabilità per gli interventi di emergenza. Ma se si consentisse agli Enti locali che hanno soldi in cassa di riprendere a pianificare gli investimenti non solo quando c’è un’emergenza, potremmo garantire scuole più sicure in tutto il Paese“. Lo dice Giuseppe Castiglione, presidente dell’Unione province italiane (Upi). Per questo “abbiamo chiesto da mesi al governo di togliere dai vincoli del patto gli interventi per la messa in sicurezza delle scuole – aggiunge – altrimenti continueremo a poter intervenire solo dopo che saranno crollate”.

Per le province nel solo 2012 “si parla di più di 4 miliardi di euro non utilizzabili – precisa Castiglione – non possiamo, ogni volta che accade una tragedia come questa del sisma nel nord Italia, ritrovarci a dovere inventare misure improvvisate, dettate dall’emergenza“.

Per fare questo, però, “c’è bisogno che il governo, insieme alle province e ai comuni, ragioni su quelle modifiche al patto di stabilità che farebbero davvero il bene del Paese, non solo perché ci permetterebbero di fare studiare i nostri ragazzi in scuole sicure e moderne, ma anche perché darebbero il via ad una forte ripresa economica – conclude il presidente dell’Upi – siamo un paese fondato sulla piccola e media industria: gli investimenti della Pubblica amministrazione vanno indirizzati verso interventi capaci di mettere in moto questi sistemi imprenditoriali“.