L’ora della svolta sui tempi di apertura estiva della scuola

Firmato il decreto,  già pronti e  stanziati i fondi per l’apertura straordinaria   delle istituzioni scolastiche,  parte il progetto  “Scuola al centro” : dal primo  luglio saranno circa 700 le istituzioni coinvolte,  ciascuna con un budget di 15.000 euro.  A settembre, utilizzando i finanziamenti del Pon Scuola, saranno coinvolte  altre 5 mila  scuole in tutta  Italia.

Le attività che dovranno essere svolte in collaborazione fra istituti scolastici, con enti locali, università, associazioni, cooperative, saranno centrate su uno o più ambiti tematici tra quelli individuati: autoimprenditorialità, avvicinamento alla musica,  attività sportive pomeridiane,  laboratori artistico-espressivi. Nel periodo estivo i ragazzi potranno anche cimentarsi in aree tematiche come cinema e  teatro a scuola,  diffusione della lettura, attività per la conoscenza e approfondimento dei luoghi in cui vivono al fine di alimentare e accrescere il concetto e la consapevolezza di cittadinanza attiva. “Le periferie – commenta il ministro dell’istruzione Stefania Giannini – sono la città del futuro non in senso estetico ma in quanto ricche di umanità e quindi di energie. Spetta proprio alla scuola raccogliere queste energie e farle emergere”. “Ci preoccupa l’esclusione sociale, l’emarginazione e la radicalizzazione di abitudini sociali e di vita che subiscono molti ragazzi in troppe aree d’Italia”

Il progetto dell’apertura estiva delle scuole  rientra nella “Buona scuola”: l’istruzione dunque come strumento per  costituire  una risposta importante ed essenziale per garantire un futuro alle nuove generazioni. Nelle intenzioni del Dicastero di viale Trastevere peraltro c’è lo sforzo – concreto e con risorse – di rendere la  scuola  sempre più aperta e che  appartenga a tutta la comunità;  dove famiglie e studenti possano sentirsi come in una seconda casa, da frequentare non solo quando ci sono le lezioni, ma anche in orario extra scolastico

Da un punto di vista operativo – spiega a Tuttoscuola la dssa Giovanna Boda, a capo della Direzione Generale per lo Studente – “ le strutture scolastiche di tutte le città coinvolte – il cui numero è destinato ad ampliarsi rispetto a questa prima fase – potranno contare sul supporto pieno e convinto del Miur”. 

Le classi, dal mese di luglio come a settembre, saranno aperte, animate e a disposizione degli alunni al pomeriggio, al mattino di sabato: un tempo disteso che permetterà ai dirigenti di organizzare al meglio spazi e orari perché gli alunni, in particolare in zone urbane difficili dal punto di vista sociale,  possano sentirsi sempre meno soli e abbandonati.