L’operazione organici allontana il sogno dei precari trasferiti al Sud

Oltre diecimila precari, questa estate, hanno preferito cambiare provincia di iscrizione nelle graduatorie ad esaurimento per le immissioni in ruolo, trasferendosi dal nord al sud. Il Piemonte ne ha persi quasi duemila, la Lombardia poco meno di cinquemila, Veneto ed Emilia 1.500 a testa. Sull’altro fronte la Campania ne ha iscritti più di 4 mila, la Sicilia circa 2.500, la Puglia 1.400 e la Calabria 1.300.
Una scelta coraggiosa la loro, ma a rischio di attesa infinita. Un rischio che il decreto organici 2008-09 rende quanto mai concreto, allontanando il sogno del posto sicuro che invece diventa più vicino per chi è rimasto al nord.
La Campania a settembre disporrà di 2.373 posti in meno (1.466 nella sola elementare), la Sicilia ne avrà 1.727 in meno, la Calabria 1.196. Il Sud complessivamente si troverà con 5.351 posti soppressi e le Isole con 2.668 in meno.
Avranno invece maggiori speranza di trovare occupazione stabile i precari dell’Emilia-Romagna dove da settembre vi saranno 964 cattedre in più; 811 in più in Lombardia. Il Nord Est farà la parte del leone con un incremento di cattedre pari a 1.253 unità, seguito dal Nord Ovest con 904 posti in più (nella secondaria superiore ve ne saranno però 95 in meno).
Per tutti i precari, comunque, la crisi politica in atto potrebbe porre qualche problema di fattibilità per l’attuazione del secondo anno del piano triennale di reclutamento, anche se le vere preoccupazioni riguardano il terzo anno, quando a decidere le scelte in materia sarà un nuovo governo.