
È di qualche tempo fa ma resta comunque pienamente attuale il rapporto Istat sulle condizioni di salute degli Italiani, soprattutto per la parte relativa alla patologia dell’obesità.
Dai dati diffusi risulta uno stretto rapporto tra titolo di studio e disturbi alimentari.
Mediamente quasi due terzi dei laureati e diplomati (rispettivamente il 63,7% e 62,2%) sono in normopeso, mentre in questa condizione di regolarità si trova soltanto il 53% di italiani con la sola licenza media e addirittura il 39% di quelli con sola licenza elementare o nessun titolo.
Lo squilibrio si riscontra anche nella patologia. Infatti solo il 4,6% dei laureati è obeso, mentre l’obesità colpisce il 15,8% della popolazione con la sola licenza elementare o nessun titolo e il 9,4% degli Italiani con la licenza media.
Se all’obesità si aggiunge il soprappeso, la situazione dei livelli di istruzione inferiore si fa preoccupante, perché al 15,8% di obesi si aggiunge il 43,2% di soprappeso che fa schizzare la preoccupante situazione al 59%.
Il soprappeso dei laureati e diplomati, invece, si ferma a poco più di un quarto del totale.
Per contro il sottopeso, che a volte nei più giovani costituisce l’anticamera dell’anoressia, riguarda soltanto il 3,4% complessivo ma è di casa tra gli italiani con più elevato livello di istruzione: solo il 2% è sottopeso tra chi ha soltanto la licenza elementare, ma è più del doppio tra laureati e diplomati.
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