Lo spreco del tempo prolungato

Indiscrezioni di fonte sindacale parlano di aumento di posti di docente nella scuola media, mentre nella elementare e nelle superiori i posti caleranno per effetto della finanziaria.

La scuola media si salva perché avrà circa 20 mila iscritti in più per effetto degli anticpi morattiani.

C’è da chiedersi se invece non era il caso di approfondire meglio quello che sembra essere, soprattutto al sud e nelle isole, un vero e proprio spreco di organico per mantenere il tempo prolungato che spesso non c’è.

In questi anni il tempo pieno della scuola elementare ha protetto il tempo prolungato della scuola media nelle diverse manifestazioni e nei documenti in loro difesa. I difensori del primo hanno accomunato il secondo nelle iniziative di protesta e di richiesta al ministro di turno per il mantenimento e il potenziamento.

Ma è stata tanto legittima e sacrosanta la difesa del primo quanto è opinabile quella del secondo.

Non sono pochi i casi, infatti, di scuole a tempo prolungato dove, in mancanza dei servizi di mensa che consentirebbero lo svolgimento delle attività nel pomeriggio, tutto si svolge da anni al mattino. Da molti anni.

L’organico degli insegnanti è lo stesso di quello dove le lezioni si svolgono anche al pomeriggio con la conseguenza di avere una grandissima compresenza di docenti. Un lusso che diventa uno spreco di organico, da anni.

In diverse regioni sono numerosi i casi di questo genere, dove il tempo prolungato anziché essere di 36-38 ore settimanali è, da anni, al massimo di 30 ore, tutte al mattino: in Sicilia e Sardegna, ad esempio.