Lo sciopero del 17 novembre ancora in calendario

Contratti scuola e pubblico impiego e CGIL CISL UIL La montagna ha partorito il topolino. Così Cub conferma gli ultimi esiti degli incontri governo sindacati sul tema della precarietà.  La CUB conferma pertanto lo sciopero generale del 17 novembre.

 Cosimo Scarinzi, coordinatore nazionale Cub pertanto scrive: “Di fronte alla rivolta dei lavoratori della scuola e del pubblico impiego contro una legge finanziaria che non prevede risorse per i contratti, i sindacati concertativi, dopo aver minacciato lo sciopero generale, accettano la concessione di risorse che garantiranno, al massimo, 90 euro medi lordi per il 2007 ai lavoratori ed alle lavoratrici e il pagamento di gran parte dell'”aumento” in questione come arretrati a partire dal 2008. Nessun recupero di quanto abbiamo perso negli ultimi anni è garantito. Ancora una volta siamo di fronte a contratti che sono, al massimo, una forma di scala mobile e, se la lingua italiana ha ancora un senso, non prevedono alcun reale aumento delle retribuzioni.

Per di più, questa generosa elargizione, viene legata ad un “aumento della produttività” che, conoscendo l’orientamento delle controparti non potrà che significare tagli degli organici e peggioramento delle condizioni di lavoro. Questo mentre per la scuola la finanziaria prevede il taglio di 50.000 posti di lavoro nella scuola e il non riconoscimento dei diritti dei precari amministrativi tecnici ed ausiliari per i quali non sono previste nemmeno le immissioni in ruolo necessarie a coprire il turn over. La CUB Scuola mantiene, di conseguenza, lo sciopero della scuola del 17 novembre nell’ambito dello sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati con manifestazioni regionali indetto da tutto il sindacalismo di base.