L’inspiegabile diniego del bonus dei 500 euro

Riceviamo da Giuseppe Caratozzolo, docente distaccato presso il Ministero della P.I., la segnalazione relativa al diniego della corresponsione del bonus di 500 euro.

Dopo aver constatato che, a differenza di altri colleghi nelle stesse condizioni, non ha ricevuto il bonus di 500 euro per l’aggiornamento, ha chiesto spiegazioni alla Ragioneria territoriale della provincia in cui è titolare.

Da quella Ragioneria ha ricevuto questa risposta: Si comunica che l’assegno  di €  500,00 previsto dalla legge 107 del 2015 non Le compete, in quanto la SV risulta comandato presso il MIUR.

Distinti saluti

Non soddisfatto della risposta, l’interessato ha replicato con questa domanda, inviata per conoscenza ai sindacati e alle riviste specializzate della scuola: Gentilissimo Dottor …. , La ringrazio molto per la comunicazione. Potrebbe per cortesia e per completezza citarmi nello specifico la normativa che esclude dal bonus i docenti utilizzati (nel mio caso in base all’articolo 26 comma 8 della legge 448/98) presso il Miur e gli Uffici scolastici regionali?

Un cordiale saluto

In attesa dell’eventuale risposta dalla Ragioneria territoriale, vogliamo precisare:

La legge prevede l’assegnazione del bonus a tutti i docenti statali di ruolo senza particolari riferimenti al loro stato. Oltre ai docenti di ruolo in servizio, il bonus è stato assegnato anche ai docenti distaccati presso i sindacati. Ci risulta con certezza che è stato assegnato ad altri docenti distaccati presso il Miur come Caratozzolo

La somma complessiva annuale stanziata per la card di 381,137 milioni di euro è calcolata, come precisa la relazione tecnica della legge, sul numero complessivo degli insegnanti di ruolo, senza alcuna limitazione, se non nel caso in cui il docente è stato sospeso dal servizio.

Sono stati esclusi dal bonus i docenti delle scuole paritarie e gli educatori dei convitti.

Sono comprese tutte le tipologie di docenza statale, compresi gli insegnanti di religione cattolica, i docenti di sostegno. Dovrebbero essere compresi anche gli insegnanti tecnico-pratici (ITP)  addetti ai laboratori.

Ci auguriamo un ripensamento della Ragioneria.