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L’indagine IEA su educazione civica. Italia ok

Buone notizie per l’Italia che, per una volta, in una classifica comparativa internazionale, raggiunge un punteggio significativamente superiore alla media internazionale (convenzionalmente stabilita a 500): nella ricerca ICCS (International Civic and Citizenship Education Study) della IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), l’indagine internazionale più ampia finora condotta sull’educazione civica e l’esercizio della cittadinanza attiva, gli studenti italiani ottengono il punteggio di 524 (nel 2009 era stato di 531), mentre la migliore performance è quella della Danimarca, che tocca i 586 punti.

Il 99% dei nostri studenti raggiunge comunque il livello minimo di competenza, contro il 97% a livello internazionale, e le femmine ottengono risultati migliori rispetto ai maschi: 535 punti contro 515. Anche a livello internazionale le femmine ottengono punteggi migliori: 530 contro i 505 dei maschi. Da notare che nella maggior parte dei Paesi gli studenti dichiarano di avere più fiducia nelle istituzioni (governo, parlamento e tribunali) rispetto all’analoga ricerca realizzata nel 2009. In Italia, invece, la fiducia è diminuita.

I nostri studenti tuttavia dichiarano di parlare con i genitori di quello che succede negli altri Paesi con una frequenza maggiore rispetto alla media internazionale (61% Italia, 46% media internazionale) e dimostrano di avere un forte senso della loro identità europea. In questo il punteggio per l’Italia è superiore alla media internazionale: 54 contro 53, valore identico a quello rilevato nel 2009.

La ricerca IEA-ICCS ha riguardato un range di Paesi assai più ridotto rispetto ad altre indagini internazionali come quelle dell’OCSE (mancano, per esempio, la Francia, la Spagna e il Regno Unito), nell’edizione 2016 sono stati comunque coinvolti circa 3.800 dirigenti scolastici, 37.000 insegnanti e più di 94.000 studenti di 23 Paesi (10 extraeuropei, compresa Russia e Corea) e di una regione tedesca, frequentanti l’ottavo anno di scolarità. In Italia, come informa una nota dell’Invalsi, che ha curato la partecipazione italiana, hanno preso parte all’indagine circa 3.500 studenti rappresentativi della popolazione italiana di studenti frequentanti la classe terza della scuola secondaria di I grado.

Accanto ai dirigenti scolastici sono stati coinvolti dai 15 ai 19 docenti delle classi terze delle scuole campionate, selezionati casualmente e indipendentemente dalla materia insegnata, a sottolineare il carattere trasversale dell’educazione civica e alla cittadinanza rispetto alle singole discipline.

Oltre alla analisi degli aspetti più strettamente cognitivi legati alla valutazione dei livelli di competenza in educazione civica e alla cittadinanza degli studenti, informa l’Invalsi, “è stato costruito un questionario volto a raccogliere informazioni sulle convinzioni, gli atteggiamenti e i comportamenti degli studenti in riferimento ai valori e al sistema di norme e regole che caratterizzano le società democratiche e che riguardano, tra gli altri, il rispetto dei diritti degli immigrati e delle donne. Per approfondire l’indagine nel contesto europeo, è stato inoltre sviluppato uno specifico questionario aggiuntivo che è stato compilato dagli studenti di 14 Paesi europei e di una regione tedesca”.

Per approfondimenti si può consultare il sito dell’Invalsi cliccando sul seguente indirizzo: http://www.invalsi.it/invalsi/ri/iccs2016.php?page=iccs2016_it_06

 

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