L’incognita delle imprese nel decreto dell’alternanza scuola-lavoro/1

Lo schema di decreto legislativo approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri venerdì 21 maggio sull’alternanza scuola-lavoro, prevede un percorso parallelo e integrativo a quelli principali del sistema dei licei e dell’istruzione e formazione professionale.
Dopo alcuni anni di sperimentazione dell’alternanza in istituti tecnici e professionali a fine degli anni ’90 con esiti positivi, l’istituto dell’alternanza con questo decreto si prepara a diventare ordinamento, aperto e generalizzabile per tutti gli istituti, per tutti gli studenti iscritti sia ai licei sia ai corsi di istruzione e formazione professionale.
”Da oggi la scuola è più aperta al territorio e l’impresa diventa anche un luogo formativo”. Così Confindustria ha commentato la novità. Una positiva opportunità per i giovani e per le imprese, forse la novità più significativa della riforma che può favorire l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro.
Questa innovazione richiede la predisposizione di azioni e misure per definire, tra l’altro, criteri e modalità di accreditamento delle imprese “formative”, per strutturare un servizio di consulenza alle imprese per qualificare il loro ruolo di “soggetti” formativi.