Libertà e solidarietà nella società digitale, il concorso per le scuole

Un concorso per le scuole di ogni ordine e grado: si chiama “Libertà e solidarietà nella società digitale” e prevede la realizzazione di un progetto informatico incentrato sul tema delle opportunità offerte dall’informatica per la costruzione di una società digitale libera e solidale. Lo ha rilanciato il direttore generale Fabrizio Manca  in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica). 

“L’iniziativa “Programma il Futuro” – scrive, in una lettera indirizzata a tutte le scuole, il direttore del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – fornisce alle scuole una serie di strumenti semplici, efficaci e facilmente accessibili, utili per dare agli studenti le basi scientifico-culturali dell’informatica. Come previsto anche nel Piano Nazionale Scuola Digitale, tale formazione è fondamentale perché le nuove generazioni non si rapportino alle tecnologie digitali da consumatori passivi e inconsapevoli, ma come cittadini informati e dotati di senso critico, ovvero partecipi di uno sviluppo sociale sostenibile e democratico”.

Come si fa per partecipare?  Ogni singola classe potrà partecipare con un solo elaborato attraverso un  docente di riferimento che dovrà essere iscritto a “Programma il Futuro”  (trovate le indicazioni alla pagina https://programmailfuturo.it/chi/iscrizione-per-insegnanti). Gli elaborati andranno inviati entro il 30 aprile.

In cosa consistono gli elaborati? Usando l’ambiente di programmazione previsto per il proprio ordine e grado di scuola bisogna realizzare un progetto informatico che risponda alla domanda “in che modo la tecnologia informatica può costituire uno strumento di libertà e solidarietà? Gli elaborati devono rappresentare, anche se in forma semplificata, la proposta della classe su come si può usare la tecnologia informatica per realizzare liberamente applicazioni o sistemi che favoriscono la collaborazione e la solidarietà. Nel bando vengono citati “alcuni esempi da cui trarre ispirazione”:  applicazioni didattiche che tutti possono usare, di aiuto all’apprendimento di alcuni concetti di base di una disciplina (p.es., le divisioni a più cifre, l’uso degli avverbi, le date famose, le capitali straniere, ecc.); partecipazione collaborativa alla creazione di contenuti di utilità comune (come  https://it.wikibooks.org/wiki/Software_libero_a_scuola, https://www.openstreetmap.org/about); varie piattaforme dedicate allo scambio di beni in chiave di recupero e riutilizzo e in un’ottica di solidarietà.; una raccolta di iniziative che usano il digitale per migliorare la vita di tutti o di chi ha più bisogno (per esempio, https://www.economyup.it/tag/tecnologia-solidale);  articoli che parlano del software libero (- https://www.economiasolidaletrentina.it/il-software-libero-di-cosa-si-tratta;  https://economiasolidale.net/tags/software-libero); applicazioni realizzate con un approccio di software libero per il mondo della scuola (https://ladigitale.dev) e traduzione in italiano dei suoi contenuti (- https://it.wikibooks.org/wiki/La_Digitale), una raccolta di video che spiegano le varie app (https://www.youtube.com/playlist?list=PL2wELzxMQ7WjPq80ZkEw9ldxYwoGXxApf). Su questi temi, sono previsti due webinar di Programma il Futuro:  “Perché esiste l’Open Source, spiegato in poco tempo”: https://youtu.be/npk0WC6dRzU;  “Il fediverso: un universo libero e diverso per i social network federati”:
https://youtu.be/0tBwHK3FZRI

I migliori elaborati, selezionati  da una commissione del Ministero, del CINI e dei partner del progetto “Programma il Futuro”, saranno premiati in una cerimonia-evento nazionale, in presenza o in modalità streaming, dedicata alla promozione dell’insegnamento nella scuola delle basi scientifico culturali dell’informatica (pensiero computazionale), alla presenza di  rappresentanti del Parlamento e del Governo. 

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