Libertà di scelta educativa a rischio: le proposte delle associazioni delle scuole paritarie
Il mondo delle scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana si trova oggi a fronteggiare una situazione economica difficile e una carenza di sostegno adeguato, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni. Le principali associazioni di gestori e genitori delle scuole paritarie — tra cui AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, e Salesiani per la Scuola-CNOS — hanno recentemente lanciato un appello in merito al DDL Legge di Bilancio 2025, che, a loro avviso, non risponde adeguatamente alle esigenze di questo settore fondamentale del nostro sistema educativo.
L’assenza di un adeguato supporto nel DDL Bilancio 2025
Le associazioni fanno notare che il disegno di legge sulla Legge di Bilancio per il 2025 non contempla alcun provvedimento significativo per il sostegno alle scuole paritarie, né attraverso un incremento dei fondi esistenti, né con l’introduzione di strumenti che possano favorire la libertà di scelta educativa delle famiglie, come i voucher o l’aumento del tetto per le detrazioni fiscali sulle spese scolastiche. Questo vuoto di interventi rimarca una questione che è rimasta irrisolta da ormai quasi 25 anni, ovvero la parità economica tra scuole statali e scuole paritarie, sancita dalla Legge 62/2000. Sebbene nel tempo siano stati fatti alcuni passi avanti, i contributi ricevuti dalle scuole paritarie sono ancora marginali rispetto ai costi che le stesse devono sostenere.
La Sostenibilità Economica delle Scuole Paritarie: Una Questione Cruciale
Una delle principali difficoltà è legata alla crescita esponenziale dei costi. L’inflazione, con un incremento cumulato del 15% negli ultimi tre anni, ha comportato un forte aumento delle spese di gestione. Inoltre, i contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL) hanno determinato un consistente aumento dei costi per il personale scolastico. A fronte di queste difficoltà, molte scuole paritarie sono state costrette a innalzare le rette richieste alle famiglie, che continuano ad essere, nella maggior parte dei casi, le principali “sostenitrici” economiche delle scuole che scelgono per i propri figli.
La parità economica è un tema cruciale, poiché le famiglie che scelgono le scuole paritarie non solo si vedono costrette a far fronte alle rette, ma devono anche sostenere il peso di un sistema che non offre un adeguato supporto finanziario alle scuole che queste famiglie decidono di frequentare.
Un Incremento di Iscrizioni tra le Scuole Paritarie: L’Inclusività come Priorità
Un altro aspetto che le associazioni evidenziano riguarda l’inclusività. Nell’anno scolastico appena concluso, le iscrizioni di alunni con disabilità sono aumentate significativamente, con un incremento superiore al 10%. Le scuole paritarie, sebbene si adoperino per garantire un’educazione di qualità a tutti gli studenti, si trovano ad affrontare una crescente difficoltà nel far fronte ai costi aggiuntivi per l’insegnamento del sostegno, che sono parzialmente coperti da un contributo ministeriale specifico (cap. 1477/2, pari a 113,4 milioni di euro). Nonostante un lieve incremento di questo fondo negli ultimi anni, la cifra è ancora lontana dall’essere sufficiente a garantire un’accoglienza inclusiva senza compromettere la sostenibilità economica delle scuole paritarie, a scapito delle famiglie.
Le Proposte delle Associazioni: Un Appello al Parlamento
Per affrontare queste problematiche, le associazioni di categoria hanno recentemente inviato alle forze parlamentari una serie di proposte di emendamento al DDL Bilancio 2025. Le richieste si concentrano su due temi principali: l’incremento dei fondi destinati al sostegno alla disabilità nelle scuole paritarie e l’introduzione di strumenti che possano favorire concretamente la libertà di scelta educativa delle famiglie.
Le associazioni, pur consapevoli delle difficoltà derivanti dalla limitatezza delle risorse pubbliche disponibili, chiedono una maggiore attenzione alle necessità di un settore che coinvolge circa 800.000 alunni nelle scuole paritarie italiane. Questi studenti, infatti, meritano di poter contare su un sistema educativo che non solo garantisca l’alta qualità dell’istruzione, ma che sia anche sostenibile e accessibile economicamente.
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