Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Lettera aperta dell’Unione Ciechi per un’effettiva integrazione dei disabili

Il prof. Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi ha indirizzato una lettera aperta (www.uiciechi.it) agli insegnanti di sostegno che seguono ragazzi ciechi o ipovedenti nelle scuole italiane.
Una lettera che può certamente valere anche per tutti gli altri docenti di sostegno che oggi sono impiegati nelle scuole per assicurare l’integrazione dei disabili.
Sono parole amare quelle di Daniele che afferma “come esistano ancora troppi ostacoli sul cammino dei ciechi e che l’integrazione scolastica rimane, sostanzialmente, una mera enunciazione di principio.”
Denuncia il fatto che vi è “mancanza di consulenza per i genitori e per gli insegnanti di sostegno, discontinuità didattica, carenze nelle fornitura dei testi scolastici in braille, a caratteri ingranditi o registrati su cassetta magnetica, nonché del materiale didattico speciale, totale assenza delle attività integrative speciali, scolastiche ed extrascolastiche“.
Daniele, dopo aver ricordato come l’Unione Italiana Ciechi abbia dato impulso agli enti che si occupano di integrazione, come, ad esempio, la Biblioteca “Regina Margherita” di Monza, l’Irifor per l’alfabetizzazione informatica, il Centro Nazionale del Libro Parlato, afferma come l’Unione Ciechi, “piuttosto che maledire il buio intende accendere una candela” e, per questo, rivolge un caldissimo appello ai genitori e agli insegnanti di sostegno affinché mettano al servizio della causa comune il loro cuore e la loro mente, e si aprano al dialogo costante per scambiare informazioni, esperienze, idee, progetti, sensazioni, percezioni, paure e speranze.
L’Unione Ciechi mette a disposizione una serie di opportunità: un sito (www.integrazionescolasticaeurouiciechi.it), un numero verde (800.682.682) e un forum per l’integrazione (www.uiciechi.it/forum).

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