L’emendamento sul bonus ai prof residenti è tattico?

I resoconti parlamentari parlano di una situazione di stallo sugli emendamenti da porre al Decreto Sviluppo, e in particolare di una discussione ancora ferma all’articolo 1 nelle Commissioni bilancio e finanze della Camera.

Non dovrebbe dunque essere possibile discutere oggi il controverso emendamento proposto dall’onorevole Paola Goisis della Lega Nord (e sul quale il Governo non ha preso posizione e si è rimesso alle decisioni delle Commissioni) che mira ad agevolare gli insegnanti residenti nella provincia della scuola dove chiedono di lavorare attribuendo loro 40 punti in più nelle graduatorie.

Considerato che domani il Decreto Sviluppo andrà in Aula per il voto, e che è verosimile che il Governo ponga la fiducia su di esso, l’emendamento leghista potrebbe cadere.

Resta però come testimonianza tangibile del pressing postreferendario della Lega nei confronti del Governo, anche alla vigilia del raduno di Pontida, dove si ridefinirà la strategia della formazione di Umberto Bossi nei confronti del Governo.

Anche nel Pd, Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Cultura, legge l’emendamento leghista in chiave pre-pontidiana, sia pure con toni critici: “L’emendamento proposto dalla Lega è una provocazione diretta innanzitutto alla sua stessa maggioranza: Pontida è alle porte e il Carroccio vuole misurare la pazienza del suo alleato in un governo che vacilla. Nel merito, il premio previsto dalla norma leghista – spiega la parlamentare Democratica – è palesemente in contrasto con la recente direttiva del ministro Gelmini che ha riaperto le graduatorie consentendo i trasferimenti di provincia e imponendo cinque anni di permanenza nella stessa provincia. Inoltre, come abbiamo avuto modo di spiegare in più occasioni, per il Partito Democratico la proposta va respinta al mittente perché presenta sicuri profili d’illegittimità: peraltro, una norma di analogo contenuto è già stata bocciata dal Tar di Trento oltre al fatto che sulla materia esiste una giurisprudenza costituzionale consolidata. Si vuole forse un altro anno scolastico con graduatorie incerte, oggetto di ricorsi e controricorsi?”.