
Le sfide dell’inclusione e i rischi della segregazione scolastica

La recente pubblicazione del rapporto INVALSI 2024 ha riportato alla ribalta il dibattito sulla scuola italiana. Anche se una prima lettura mette in evidenza sostanziali miglioramenti nei risultati scolastici degli studenti, il quadro è fatto di luci e ombre, che rivelano criticità e disuguaglianze che persistono. La discussione ed il confronto si concentrano non solo sulle disparità territoriali negli esiti educativi, ma anche sulla distinzione tra le scuole cosiddette “di serie A” e “di serie B”. La realtà solleva importanti riflessioni sulle conseguenze della segregazione scolastica che è ormai strutturale in numerosi comuni anche a livello internazionale. In alcune scuole si osserva infatti una concentrazione di alunne/i con caratteristiche simili in termini di origine sociale, culturale o etnica. Ciò crea da un lato scuole, plessi o classi “privilegiate”, in cui si concentrano alunne e alunni più preparate/i e più sostenute/i nello studio individuale dalle proprie famiglie, e dall’altro lato scuole, plessi o classi “segregate” dove si concentrano maggiori fragilità economiche, sociali, familiari e/o difficoltà di apprendimento.
Nonostante le politiche educative degli ultimi decenni si siano focalizzate sulla riduzione di queste disuguaglianze, e sul raggiungimento degli obiettivi di equità e inclusione, la segregazione scolastica rimane un problema significativo che merita la giusta attenzione, soprattutto nelle grandi città e nelle aree metropolitane. La segregazione tra scuole, plessi o classi, che risulta evidente quando la concentrazione di allieve/i con particolari caratteristiche è più forte all’interno della scuola (o del plesso, o della classe) rispetto al territorio dove la scuola stessa si colloca, ha infatti molteplici conseguenze.
Oltre la disparità nei risultati delle prove INVALSI e la pericolosa stigmatizzazione di scuole e popolazione studentesca, la segregazione scolastica tende a riprodurre le disuguaglianze sociali negli esiti educativi, influenzando negativamente i percorsi scolastici successivi, l’accesso all’istruzione terziaria, e la partecipazione attiva nel mercato del lavoro e nella società in generale. Dove e come intervenire per ridurre la segregazione scolastica? Sono due i fattori determinanti, oltre alle politiche cittadine relative alla cura degli spazi pubblici e alla riqualificazione edilizia: le strategie delle scuole e quelle delle famiglie.
Le scuole, con le specificità della loro offerta formativa e i servizi extra-curriculari, hanno la capacità di attrarre diverse tipologie di utenti. Le famiglie, dal canto loro, mettono in atto strategie per scegliere la scuola migliore per i propri figli. In Italia, dove sono riconosciute l’autonomia scolastica e la libertà di scelta da parte delle famiglie, la forza equalizzatrice della scuola, formalmente aperta a tutti, dovrebbe essere forte. Quello che si osserva però è che, nella scuola pubblica, le scelte delle famiglie sono legate alla capacità di alcune scuole di attrarre maggiormente alcune tipologie di gruppi sociali a discapito di altre, che vengono quindi segregate. che vengono quindi segregate. In quest’ottica, Fondazione per la Scuola, in collaborazione con il Comune di Torino, il Dipartimento di Culture, Politiche e Società e il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, ha condotto una ricerca proprio sul tema della segregazione scolastica. Questo studio, svoltosi tra il 2020 e il 2023, si è focalizzato sulle scuole primarie statali della città di Torino, con l’obiettivo di quantificare il fenomeno della segregazione scolastica e analizzarne le cause: capire le dinamiche che portano alla segregazione scolastica è fondamentale per poter agire in maniera efficace e creare un cambiamento positivo.
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Chi sono le autrici
Giulia Guglielmini e Ilaria Lievore
Giulia Guglielmini è Presidente della Fondazione per la Scuola, Ilaria Lievore ricercatrice presso la stessa Fondazione. Entrambe scrivono per Tuttoscuola.
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Il numero di settembre di Tuttoscuola è tutto dedicato al ritorno a scuola con un focus sulle novità e sulle riforme che partono quest’anno scolastico e quelle che slittano e uno speciale tutto dedicato alle Indicazioni Nazionali con approfondimenti e riflessioni di Italo Fiorin, Franco Lorenzoni, Franca Da Re, Vinicio Ongini, Carlo Petracca, Elisabetta Nigris e Laura Donà. Presenti poi tanti suggerimenti operativi, a partire da quelli sull’importanza della pianificazione didattica per Franca Da Re, e tanto altro!
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