
Le sezioni primavera bloccate in Lombardia
La Regione Lombardia ha messo a disposizione del nuovo servizio di sezioni primavera per bambini tra i due e i tre anni 2 milioni di euro, ma ne ha bloccato l’applicazione fino a quando lo Stato non assicurererà integralmente la propria quota di finanziamento per il servizio, pari a a 4.363.000 euro.
Per il momento, come precisa il sindacato della Cgil-scuola della Lombardia, il ministero dell’istruzione ha assicurato una somma di 4.020.000, inferiore di 343 mila euro a quella prevista, in attesa che il ministero del lavoro metta anche la sua quota.
Il rappresentante della regione ha però bloccato la graduatoria regionale, mettendo “sotto scacco migliaia di famiglie”, come afferma il sindacato che dichiara “riteniamo sia assurdo, a meno di un mese dall’inizio dell’attività, lasciare nella più assoluta incertezza, Dirigenze scolastiche, docenti e famiglie. Resta inspiegabile come, tra amici di governo e per una cifra di 300.000 €, non sia possibile trovare un accordo a meno che, anche per questa situazione, prevalga l’imperativo di “Roma ladrona”.
Ci risulta che il ministero dell’istruzione, in attesa che il dipartimento della solidarietà sociale assegni la sua quota che potrebbe arrivare al massimo a 1.400.00 euro, abbia assegnato a tutti gli USR le quote residue a sua disposizione per l’ammontare di quasi un milione di euro e nel contempo abbia autorizzato l’utilizzo dei residui per le sezioni primavera giacenti presso ogni USR.
Si dovrebbe arrivare, in questo modo, a coprire l’intero cifra attesa, anche se rimane sospesa la definitiva assegnazione del ministero del lavoro.
Basterà per superare questa radicale contrapposizione istituzionale che vede la regione Lombardia determinata a non “prestare” nemmeno un euro allo Stato per un servizio che si svolge esclusivamente per bambini del suo territorio?
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