Le regole dell’Aran mettono all’angolo i piccoli sindacati

L’Agenzia per la rappresentanza negoziale (ARaN), che con i sindacati di categoria sottoscrive i contratti nei comparti pubblici e che ha anche la responsabilità di controllare l’intero sistema delle relazioni sindacali con le pubbliche Amministrazioni, ha pubblicato una specie di testo unico (nota prot. 4260 del 27 maggio 2004 su “delegazione trattante e titolarità delle prerogative nei luoghi di lavoro”) con cui cerca di regolamentare in particolare il funzionamento dei rapporti tra rappresentanze sindacali e uffici pubblici.

Molte delle regole richiamate sono già comprese negli accordi quadro dei comparti pubblici, ma alcune sono vere e proprie interpretazioni autentiche di taluni aspetti mai regolati prima, come, ad esempio, il diritto di affissione e di uso delle bacheche sindacali, la presenza di esperti sindacali esterni, il diritto di convocazione di assemblea, ecc.

Nei diversi aspetti delle relazioni sindacali di istituto c’è un elemento comune: i sindacati non rappresentativi (cioè i sindacati minori che non vengono nemmeno ammessi alla contrattazione nazionale, come Cobas e Unicobas) non hanno presenza riconosciuta.
Non possono partecipare alle relazioni sindacali di istituto in quanto non firmatari del CCNL (e questo si sapeva), non possono indire assemblee in orario di servizio (e anche questo si sapeva), non possono partecipare ad assemblee indette dalle RSU d’istituto, non hanno spazio nelle bacheche sindacali per l’affissione di avvisi sindacali.

Al paragrafo 5 di questo Testo unico emanato dall’ARAN (www.aranagenzia.it) si afferma, infatti, che “relativamente ai diritti di affissione e di uso dei locali, rientrando tali diritti tra quelli a sostegno dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro, la loro titolarità è in capo alla RSU, unitariamente intesa, e alle Organizzazioni sindacali di categoria rappresentative”.
Si può essere certi che i sindacati minori faranno sentire la loro protesta anche con impugnativa davanti al giudice del lavoro.