Le prospettive lavorative per i diplomati

Quali sono le prospettive lavorative per i diplomati? Quanto risulta efficace la funzione formativa delle scuole, nei diversi indirizzi di studi? Per rispondere a queste domande sono stati elaborati i dati presentati nel Focus “Risultati a distanza: inserimento nel mondo del lavoro dei diplomati”, pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il 40,3% dei diplomati stipula il primo contratto di lavoro dopo oltre un anno dal diploma, per circa la metà il primo contratto è a tempo determinato e dura prevalentemente tre mesi (circa 30%). I più veloci nell’ottenere un primo contratto sono i diplomati dei Licei scientifici, mentre, a livello territoriale, più del 6,5% dei diplomati della Valle d’Aosta e della provincia di Trento che lavorano, hanno attivato un contratto in tempi brevi dal conseguimento del diploma. 

Il lavoro ha preso in considerazione un campione di 1.686.573 ragazze e ragazzi diplomati negli anni 2010, 2011, 2012, 2013, incrociando i dati in possesso del MIUR con quelli con le Comunicazioni Obbligatorie – SISCO – del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: le informazioni che i datori di lavoro pubblici e privati devono trasmettere in caso di assunzione, proroga, trasformazione e cessazione di un rapporto di lavoro.

I diplomati degli istituti tecnici e professionali tendono a inserirsi nel mondo del lavoro prima dei loro coetanei dei licei, rispettivamente oltre il 35% e il 44% risulta infatti occupato nei due anni successivi al diploma. Circa il 70% dei contratti a tempo determinato attivati nei due anni dopo il diploma dura esattamente secondo quanto previsto al momento dell’attivazione; solo l’8% si prolunga. Il 79,2% dei primi contratti attivati ricade nel settore dei servizi. Dal primo al secondo anno dopo il diploma, la percentuale di occupati aumenta, una crescita evidente soprattutto nell’anno scolastico 2012/2013 nel quale l’occupabilità a un anno è pari al 15% mentre quella a due anni è del 19,7%. 

Dal 2010 al 2013, infine, è diminuita del 3,3% (dal 30,3% al 27%) la quota degli studenti che ha attivato un rapporto di lavoro nei due anni successivi al conseguimento del diploma. Analogamente diminuiscono anche i diplomati che hanno attivato almeno un contratto di lavoro nei due anni successivi al conseguimento del diploma e contemporaneamente hanno scelto di proseguire gli studi all’università da 42,5% al 34,3%.

Per approfondire https://bit.ly/2JOhyL5