Le promozioni di massa creeranno esubero di personale
Calcoliamo preliminarmente il numero degli studenti potenzialmente bocciati che invece saranno promossi, se pur con debiti da recuperare.
Attualmente al 1° anno della secondaria di II grado risultano iscritti e frequentanti 585.085 studenti, ma i nuovi iscritti (nota Miur del maggio 2019) erano 542.654. La differenza (42.431) è data dai ripetenti bocciati l’anno precedente; verosimilmente un’analoga quantità di bocciati si sarebbe verificata quest’anno, ma verranno promossi per effetto del decreto legge.
Allora a settembre 2021 nelle classi iniziali ci saranno circa 42 mila studenti in meno (i non bocciati dell’a. s. 2019-20, che quindi non ripeteranno il primo anno): ne consegue che, tenendo conto della media di 23 studenti per classe, non verranno istituite 1.845 classi che se le cose fossero andate in continuità con il passato sarebbero state istituite.
Tuttavia al passaggio d’ufficio alle seconde classi di quei 42 mila studenti corrisponderebbe una uscita verso le terze classi di circa 23 mila alunni non bocciati; per il surplus di circa 19.500 alunni, si dovrebbero costituire 848 nuove classi seconde.
L’effetto domino continuerebbe sulle terze classi con un incremento di circa 400-450 classi in più; altre 300-350 nuove quarte classi e, infine, 250-300 nuove quinte classi.
Alla fine di questo domino il numero complessivo delle classi (inizialmente di 124.750) sarebbe quasi in parità (forse con 300 classi in meno per un totale 124.450), con uno spostamento generalizzato in avanti.
L’incidenza negativa sugli organici dei docenti potrebbe generare una soprannumerarietà di circa 600 insegnanti.
Se la non bocciatura diventasse sistema (beninteso con previsione di debiti formativi da recuperare in corso) vi sarebbe una contrazione annuale di 1.100/1.200 classi con conseguente determinazione di un esubero annuale di 2.200/2.400 professori.
Se la logica di una simile riforma involontaria non fosse quella di approfittare della circostanza per ridurre la spesa, come intendeva invece la finanziaria 2007, ma volesse conseguire soprattutto l’obiettivo di recuperare tutti o tanti al sistema di istruzione, buona parte dei posti di organico in esubero potrebbe essere riconvertito nelle azioni mirate di recupero e rinforzo.
E vi sarebbe anche una minore dispersione scolastica.
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