Le nuove Indicazioni oggetto di dibattito accademico

Una critica che a suo tempo è stata mossa al prof. Giuseppe Bertagna, “padre” delle Indicazioni nazionali di morattiana memoria, è quella di non essere riuscito a coinvolgere e convincere il mondo accademico intorno al suo progetto di innovazione. Un mondo accademico rimasto freddo e, a volte, ostile nei confronti di quella riforma.
Le nuove Indicazioni per il curricolo hanno trovato finora sostegno e condivisione nel mondo accademico?
La settimana scorsa la Cisl-scuola ha promosso un convegno proprio sul tema delle Indicazioni, viste da esponenti del mondo universitario. Il sindacato ha invitato alcuni esperti, tra cui il presidente della Commissione nazionale, prof. Mauro Ceruti dell’Università di Bergamo.
Chi, forse, ha guastato la festa, intervenendo con un’approfondita valutazione, non limitata a semplici critiche di maniera, arrivando quasi a mettere in discussione l’intero impianto delle Indicazioni, è stato il prof. Elio Damiano dell’università di Parma.
Alle sue riserve verso numerosi aspetti applicativi e didattici delle Indicazioni, in rapporto anche alla valutazione, lo stesso Ceruti non ha opposto nell’occasione molte resistenze e con lui anche un altro cattedratico di fama, il prof. Franco Frabboni componente della commissione nazionale per le nuove Indicazioni. Sulle quali il dibattito è dunque aperto, anche a livello universitario.