Le leggi razziali per ricordare …

Il ministro Fioroni ha scelto un modo particolare per solennizzare il giorno della memoria 2008.

Oltre ad invitare le scuole ad assumere concrete iniziative per la ricorrenza del 27 gennaio, ha allegato alla sua nota di indirizzo alle scuole la riproduzione della prima pagina del Corriere della sera dell’11 novembre 1938 che dava notizia dell’emanazione delle leggi per la difesa della razza da parte del Consiglio dei Ministri.

Questi erano i sottotitoli dell’articolo del Corriere: I matrimoni misti sono proibiti – La definzione di “ebreo”, le discriminazioni e l’annotazione allo Stato civile – L’esclusione dagli impieghi statali, parastatali e di interesse pubblico – Le norme concernenti le scuole elementari e medie e gli insegnanti.

Proprio di quelle leggi razziali ha parlato in questi giorni un sopravvissuto dal campo di sterminio di Auschwitz, rivolgendosi ad una platea di studenti di terza media in un istituto romano.

“Ero un alunno di quinta elementare, amavo la mia maestra che mi aveva seguito fin dalla prima elementare; e sentivo che anche lei mi amava.
Un giorno, entrando a scuola, lei mi fermò sulla porta d’ingresso e mi disse: Non puoi entrare.
Non capivo e la guardavo incredulo, non comprendendo per quale ragione fosse proprio lei a impedirmi di entrare. Le chiesi: perché?
Mi rispose con tre sole parole che avrebbero segnato da quel momento la mia vita, tre parole: tu sei ebreo”.

Pochi anni dopo sarebbe stato internato con la sua famiglia nel campo di Auschwitz, da cui alla liberazione il 27 gennaio 1945 sarebbe tornato solo.