L’Age chiede soluzioni per la situazione finanziaria delle scuole

Precaria e ormai insostenibile la situazione finanziaria delle scuole che, in attesa dei fondi dovuti dallo Stato (la stima è di circa un miliardo di euro di crediti), hanno utilizzato ormai l’intera disponibilità di cassa per il funzionamento della didattica e il pagamento delle supplenze“. La denuncia arriva da Davide Guarneri, presidente delll’Age, l’associazione italiana genitori.

Mentre, in Parlamento, nel dibattito pubblico, nelle risposte ufficiali del Ministero – prosegue Guarneri – si disquisisce per accertare le responsabilità del dissesto, la realtà ci dice di contributi volontari dei genitori, da destinarsi esclusivamente all’ampliamento e qualificazione dell’offerta formativa, utilizzati invece per la sussistenza quotidiana; ci dice di alunni suddivisi nelle varie classi, in assenza di supplenti; ci dice di una qualità complessiva della scuola che rischia di deteriorarsi, anche per il clima di precarietà, di incertezza e abbandono che si vive“.

Non ci accodiamo a quanti cercano solo colpevoli, via via denominati ideologicamente in vario modo scuola paritaria, burocrazia, destra o sinistra, Nord o Sud del Paese.

Conosciamo una buona scuola italiana, caratterizzata mediamente da buoni docenti e dirigenti, da buone pratiche di collaborazione con i genitori e con il territorio; nel contempo siamo consapevoli di realtà ancora contrappositive, nelle quali i genitori sono solo tollerati, oppure si annidano vecchi pregiudizi ideologici o, peggio, assenteismi, favoritismi, deresponsabilizzazioni.

La nostra associazione – conclude l’Age – ha sempre valorizzato il bene, denunciando, insieme, le disfunzioni di un sistema ancora poco autonomo e poco responsabile.

Ora, certamente insieme a molti altri, chiediamo chiarezza e dati, perché si esca dal dibattito e si giunga alle proposte“.