La storia del Piemonte materia di studio?

La Lega Nord del Piemonte chiede che la storia della regione diventi materia di insegnamento “nelle nostre scuole di ogni ordine e grado“. La sesta commissione regionale ha, infatti, dato il via oggi all’iter del progetto di legge del Carroccio, primo firmatario il consigliere Federico Gregorio, sulla tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio linguistico del Piemonte.

Quello di oggi – affermano il presidente del gruppo regionale leghista Mario Carossa con il segretario cittadino Elena Maccanti – è il primo importante passo verso il rafforzamento del senso di identità”.

I proponenti della legge regionale ricordano che “la lingua piemontese vive a tutt’oggi una pesantissima situazione di discriminazione, in quanto esclusa dalla legge statale 482 del ’99 nonostante tutte le proposte di legge giacenti in Parlamento. Ora dobbiamo lavorare perchè la storia del Piemonte e la nostra cultura diventino materia di insegnamento nelle nostre scuole di ogni ordine e grado, come previsto da una legge regionale. Inoltre – conclude Maccanti – bisogna anche dare seguito alla richiesta che abbiamo presentato affinchè la bandiera del Piemonte sia esposta da tutte le amministrazioni comunali della nostra regione, come prescritto da una legge regionale del 2004“.

Singolare proposta, che in un Paese di relativamente recente unità nazionale potrebbe prestarsi a una sorta di neo-nazionalismo regionalista di sapore antiunitario e passatista. Molte Regioni italiane hanno una lunga storia preunitaria, dal Veneto alla Toscana al Lazio alla Campania. Un conto è parlarne nel quadro della più generale evoluzione storica che ha riguardato l’Italia e l’Europa. Altro sarebbe cercare nel passato il pretesto per combattere una battaglia politica oggi.