La scuola ha bisogno di insegnanti eccezionali. Anche in Gran Bretagna

Va avanti il piano del governo britannico per individuare e ridurre il numero di insegnanti con scarse prestazioni.

Una recente indagine del corpo ispettivo inglese Ofsted ha rilevato, infatti, una variabilità ancora troppo elevata di prestazioni fra gli insegnanti nei vari ordini di scuola.

Le nuove regole dovrebbero applicarsi a partire dal prossimo anno scolastico e prevedono che le scuole ricevano maggiori poteri per licenziare più velocemente e con meno vincoli il personale ritenuto poco efficace.

Solo nove le settimane fra la notifica e l’esecuzione del licenziamento, invece delle attuali 24 e ogni anno gli insegnanti verranno valutati in relazione ai nuovi standard di insegnamento che prevedono, fra l’altro, la valutazione di capacità trasversali e relazionali legate alla condotta personale e professionale.

L’indagine dell’Ofsted, pubblicata lo scorso novembre, riporta dati che fanno pensare. Infatti, benché risulti solo un 3% di insegnanti considerati inadeguati, il 40% degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie non va oltre la sufficienza, mentre soltanto il 4% è giudicato di ottimo livello.

Le associazioni dei dirigenti scolastici approvano la stretta del governo, osservando che il modo migliore per proteggere gli insegnanti è mostrare che sanno assumersi le proprie responsabilità.

I sindacati degli insegnanti criticano il provvedimento che sembra un atto di prepotenza ancora più deprimente per gli insegnanti di classe in difficoltà.

La loro proposta è invece quella di sostenere ed accompagnare gli insegnati in un adeguato percorso di aiuto e formazione.

Analoghe iniziative sono allo studio anche in Scozia e in Galles, benché le autorità locali gallesi non intendano per il momento cambiare la legislazione vigente e stiano cercando strade alternative per fare in modo che gli insegnanti assunti operino ad accettabili livelli di rendimento.