La scuola e i bulli – Come sono stati spesi i soldi pubblici?

Abbiamo ricevuto questo contributo da parte del Segretario della Uil Milano e Lombardia Teresa Palese, sul tema del bullismo e degli interventi pubblici sul tema.

Lo pubblichiamo, invitando tutti gli altri lettori a intervenire, o a proporre nuovi temi di discussione, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.

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Prendendo spunto da un convegno sulle devianze giovanili che, ancora una vola, ha messo in luce le violenze e le molestie che si consumano dentro e fuori dalle scuole da parte dei cosiddetti bulli, ci sorgono spontanee alcune considerazioni.

Già nel febbraio del 2007 l’allora Ministro della pubblica istruzione, espresse preoccupazione per il quadro preoccupante circa i casi di violenza e di prepotenza che si registravano nelle scuole. E per contrastare il fenomeno emanò le “linee di indirizzo generali e le azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo” al fine di fornire alle scuole ulteriori strumenti e risorse atte a diffondere la cultura della legalità. Tra le altre iniziative, istituì presso ciascuna Direzione scolastica regionale degli osservatori regionali permanenti mediante l’assegnazione di appositi fondi e personale distaccato ad hoc dall’insegnamento per rilevare, monitorare e supportare le scuole nel difficile compito.

Tanto difficile che del progetto “Smonta il bullo” non è dato sapere se esiste ancora, se ha cambiato nome, chi se ne occupa e quali (scarsi) risultati ha prodotto considerato l’aumento del fenomeno. Soprattutto, in nome della trasparenza sui soldi pubblici, vogliamo conoscere se si continuano a pagare incarichi su questo tema. Lo stesso vale per altri progetti e incarichi su cui si sta “lavorando” e per i quali sono state distolte valide risorse all’insegnamento con probabile danno all’erario. A iniziare da quello sulla dispersione scolastica, anch’esso fenomeno in aumento.

L’interesse precipuo di questa organizzazione sindacale è, e resterà, quello di continuare a denunciare gli sprechi di denaro pubblico da parte della politica e del suo indotto, da parte di chi nell’amministrazione occupa ruoli di forte potere non per esclusivo merito professionale (che a dire il vero in qualche caso esiste), ma perché parente o amico del potente di turno. Tutto ciò diventa indispensabile proprio nel momento in cui si chiede ai cittadini e ai lavoratori di affrontare sacrifici che vanno ben oltre le reali possibilità.

Inoltre, per chi non ci conosce, la nostra organizzazione sindacale non ha mai osservato silenzio su vicende poco trasparenti e a volte paradossali che hanno riguardato anche la massiccia presenza di personale del comparto scuola presso gli Uffici della direzione scolastica regionale lombarda.

Un dubbio si insinua nella nostra mente: forse si sta scoperchiando il vaso di Pandora? 

Spiace che a qualcuno sia venuto il mal di pancia. Per carità, nulla di personale. Ma, a volte, il vento cambia. E un po’ di chiarezza fa bene a tutti.

Teresa Palese – Uil

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