La scuola delle alleanze: incontrarsi sul terreno dell’educazione alla cittadinanza. Partecipare

La scuola è una comunità che sta dentro una comunità più ampia. È parte significativa di un quartiere nella città, di un paese. I suoi confini sono aperti, transitati in entrata e in uscita da una popolazione di bambini, ragazzi, giovani studenti, che vi trascorrono una rilevante parte della loro vita. Ma, come ben dice lo scrittore Pennac, gli studenti non entrano mai soli. Con loro entra la loro storia di vita, la loro esperienza extrascolastica,soprattutto la loro famiglia che, specie quando sono piccoli, porta la più grande responsabilità della loro educazione.

E non è solo la famiglia ad essere interessata di quanto avverrà entro le mura di un’aula. Non è retorico dire che è interesse di tutta la società quanto avviene a scuola. C’è un racconto di Gianni Rodari che mette bene in evidenza la fitta rete di relazioni entro le quali si svolge la vita di una persona.

Una mattina un bambino chiese alla mamma:
– Mamma, chi sono io?
– Come chi sei? – chiese stupita la mamma. – Sei mio figlio.
– E per i nonni?
– Per i nonni sei il nipote.
– E per Carlina?
– Sei suo fratello…

Il racconto continua, con le tante domande che il piccolo protagonista Totò pone, di volta in volta a persone diverse. Si ricostruisce così la propria identità, come identità multipla, che lo vede figlio, bambino, fratello, nipote, cugino, scolaro, pedone, passeggero e tante altre cose ancora, infine cittadino. Tutti quanti i soggetti implicati nella rete di relazioni descritta dal delicato racconto di Rodari hanno interesse a che l’esperienza scolastica del piccolo Totò sia positiva, lo aiuti ad esercitare ogni spicchio della complessa identità che lo definisce. Al tempo stesso, anche la scuola ha interesse a rispondere nel migliore dei modi alle molteplici attese di famigliari, cittadini, amministratori, imprese, ma ha anche interesse a far sì che ci sia unitarietà di intenti tra tutti questi soggetti, coerenza nelle indicazioni date a Totò, in una parola alleanza educativa.

La strada dell’alleanza è possibile se ci sono relazioni collaborative, se tra scuola e extrascuola non ci sono barriere,se da parte della scuola non ci si rinchiude nell’autoreferenzialità e da parte delle famiglie e della comunità sociale non ci si muove secondo la logica della delega (che coincide non tanto con la fiducia accordata, quanto con la deresponsabilizzazione).

Negli anni Settanta questa consapevolezza prese la forma dei ‘Decreti Delegati’ (1974) che riconoscevano l’importanza della partecipazione democratica alla vita della scuola, sia all’interno dell’istituzione scolastica (con la nascita degli organi collegiali), sia nella relazione tra scuola e comunità di appartenenza.

Fu una innovazione importante, che suscitò grandi entusiasmi e aspettative, ma anche grandi resistenze e ostilità. Come ricorda nella sua intervista il prof. Corradini, dalla ‘difficile convivenza’ tra soggetti diversi si è passati nel corso degli anni alla ‘difficile sopravvivenza’ perfino dell’idea di partecipazione. Oltre alla logica della delega si è affermata anche quella della conflittualità permanente. Eppure non ci sono solo note negative. Molti sono i segnali che incoraggiano a perseguire nella ricerca di una compartecipazione. Spesso provengono dalla scuola stessa, che si apre alle esigenze delle famiglie, specie nelle realtà più periferiche e abbandonate.

Spesso sono le amministrazioni comunali, o le associazioni, a proporsi come interlocutori capaci di offrire contributi significativi, non necessariamente finanziari, talvolta supplendo a carenze di mezzi con la generosità del volontariato. La recente legge sull’educazione civica invita scuola e società ad incontrarsi sul terreno dell’educazione alla cittadinanza attiva, vero terreno comune sul quale ricostruire una nuova solidarietà.

Abbiamo parlato della scuola delle alleanze nell’inserto de La scuola che sogniamo pubblicato nel numero di marzo di Tuttoscuola 

La scuola delle alleanze è il modello che abbiamo presentato nel mese di marzo 2020 all’interno del nostro progetto “La scuola che sogniamo”.

Nell’inserto pubblicato all’interno del numero 600 marzo di Tuttoscuola troverai i seguenti approfondimenti sulla scuola delle alleanze:

– I rapporti scuola-famiglia. Piccoli passi per rinsaldare un’alleanza. Di Carla Sacchi;
– Dialogando con i protagonisti. Di Carla Sacchi;
– Costruire alleanze educative. Come fare. Di Flavio Lotti;
– Il patto educativo comincia a scuola. Di Eleonora Romanello;
– Crisi e prospettive della partecipazione scolastica. Intervista al prof. Luciano Corradini. A cura di Italo Fiorin. 
– Ritorno al dialogo come criterio educativo. Di Marco Braghero.

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