La revisione degli ordinamenti: come cambia la scuola dell’infanzia
Lo schema di piano programmatico del ministero, scaricabile a questo indirizzo, annuncia la revisione di tutti gli ordinamenti scolastici, e comincia la disamina dalla prima scuola cui va incontro il fanciullo, quella dell’infanzia.
L’orario obbligatorio negli ex asili “si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tali opzioni”. Accanto alla riduzione di organico conseguente a questa asserzione, lo Schema promette anche: “Le conseguenti economie di ore e di posti potranno consentire nuove attivazioni e conseguentemente l’estensione del servizio”.
Per i territori montani, le piccole isole e i piccoli comuni privi di strutture educative per la prima infanzia, lo Schema consente l’aggregazione, alle sezioni che non raggiungono il numero di bambini stabilito, di “piccoli gruppi di bambini di età compresa tra i due e i tre anni”, ispirandosi all’esperienza delle sezioni primavera.
Il piano promette poi la reintroduzione, con apposito intervento normativo, dell’istituto dell’anticipo di cui alla legge 53/2003 e al decreto leg.vo 59/2004, nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti, e la prosecuzione delle cosiddette sezioni primavera.
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