La questione della lode

Le regole più severe per avere la lode alla maturità hanno spinto il nostro lettore Salvatore Provenzani ad esprimere il suo punto di vista.

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il Ministero della Pubblica Istruzione, come Tuttoscuola riporta, ha fatto conoscere le nuove regole per ottenere da parte dei maturandi, la lode agli esami di stato. Unanimemente si è convenuto che vista la difficoltà, la lode piuttosto che una possibilità, sarà una vera e propria chimera.

Sarà, infatti, molto difficile che si realizzino tutte le condizioni previste dalla direttiva ministeriale. Concorrere, dunque, per ottenere i 650 euro finali sarà una impresa titanica. gli ambienti del Ministero affermano che si è trattato di un provvedimento dovuto per evitare il pericoloso proliferare di lodi specialmente al sud e per dare alle commissioni regole uguali per tutti. (!)

A mio personale parere penso che essenzialmente si è trattato di una severità imposta dalla necessità di contenere la spesa dei premi. Se così non fosse francamente non riuscirei a vedere un ragionevole motivo per rendere praticamente impossibile l’assegnazione della lode.

Intanto credo che la necessità di avere avuto negli ultimi tre anni di studio tutti 8 in tutte le materie e non già la media dell’otto, sposta la valutazione dell’esame sulla carriera degli studenti. Sarebbe come ipotizzare all’Università che il trenta e lode non dovrebbe mai essere assegnato all’esame in quanto tale, ma solo se lo studente abbia avuto trenta negli esami precedenti.

Nemmeno la necessità di dare regole uguali a tutti convince pienamente. Ogni esame ha una storia a se stante, perché assolutamente diversi sono i commissari ed i candidati, e dunque la possibilità di valorizzare l’esame a prescindere dal passato degli studenti mi pare una cosa assolutamente “normale”.

Forse il provvedimento migliore sarebbe stato di non prevedere premi in denaro e di considerare la lode solo come un simbolico riconoscimento di un esame condotto bene e preparato meglio. Tutto questo avrebbe liberato le commissioni da ogni ipoteca ed avrebbe consentito a tutti di ottenere un riconoscimento a costo zero, ma gratificante.

Salvatore Provenzani – DS ITC Bagheria

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