La psicosi della Sars nelle scuole

Da diverse parti d’Italia, soprattutto nelle città dove c’è la maggiore presenza di alunni cinesi, giungono notizie della psicosi da Sars che sta colpendo alcune scuole, soprattutto dell’infanzia ed elementari.
La psicosi è tanto forte quanto irrazionale, e così succede che in alcune classi, dove ci sono alunni cinesi, le madri italiane preferiscono tenere a casa i propri figli, quando hanno sentore di viaggi, veri o presunti, di ritorno dall’Oriente dei familiari degli alunni asiatici.
Nonostante le scuole interessate richiedano certificazioni dalle Asl, ottengano rassicurazioni sulle condizioni di salute dei familiari, e vengano intensificati i controlli medici sugli alunni, le madri ansiose preferiscono non correre rischi e svuotano di fatto le classi.
Ma quanti sono gli alunni cinesi nelle nostre scuole, e dove sono concentrati? Lo scorso anno il ministero, nel consueto censimento degli studenti di nazionalità straniera inseriti nelle nostre scuole, aveva rilevato la presenza di circa 10 mila alunni cinesi: 1.049 nelle scuole dell’infanzia, 3.861 nelle scuole elementari, 3.654 nelle scuole medie e 1.231 negli istituti superiori. In sei anni si sono più che triplicati: nel 95-96 erano meno di tremila.
La loro presenza è particolarmente forte – come è noto – a Prato, dove un alunno straniero su due è cinese, ma anche a Firenze (uno su quattro) e anche a Napoli: nella città partenopea il 21% degli studenti stranieri sono cinesi.