La prevenzione del bullismo, secondo Telefono Azzurro

Tutti gli adulti di riferimento di bambini e ragazzi hanno la responsabilità di attivarsi, ognuno nel proprio ruolo e compito educativo“. Lo afferma con molta decisione Telefono Azzurro nella sua pubblicazione “Il fenomeno del bullismo – Conoscerlo e prevenirlo“, con il quale vengono forniti consigli e linee per un’azione conoscitiva e preventiva da parte dei genitori e degli insegnanti, ma anche aiuti per gli stessi ragazzi a rischio di violenze.

La pubblicazione (www.azzurro.it) merita di essere conosciuta da insegnanti e genitori per la ricchezza di analisi del fenomeno e di suggerimenti per prevenirlo.
C’è, ad esempio, un elenco di luoghi comuni e pregiudizi sul fenomeno del bullismo molto diffusi nell’immaginario collettivo che concorrono a ostacolare gli interventi per contrastarlo.

Ecco un campionario di idee preconcette, sbagliate sul bullismo, secondo Telefono Azzurro:
• Il bullismo, in fondo, è solo “una ragazzata”.
• Il bullismo fa parte della crescita, è una fase normale che serve a “rafforzarsi”.
• Chi subisce le prepotenze dovrebbe imparare a difendersi.
• Le caratteristiche esteriori della vittima rivestono un ruolo fondamentale.
• Il bullismo è un fenomeno proprio delle zone più povere e degradate, è più diffuso nelle grandi città, nelle scuole e nelle classi più numerose.
• Il bullismo deriva dalla competizione per ottenere buoni voti a scuola.
• Il bullo ha una bassa autostima e al di là delle apparenze è ansioso e insicuro.

Secondo il Prof. Caffo: “la guida al bullismo è stata necessaria perché la violenza fra coetanei in aumento dove manca un aiuto al ragazzo in difficoltà, la sua aggressività aumenta o verso sé stesso con comportamenti tesi al suicidio o verso gli altri, verso coetanei che non possono sfuggire“.