La nuova istruzione tecnica al via

Primo ok del Consiglio dei ministri per il regolamento dei nuovi istituti tecnici voluti da una legge targata Fioroni e varati dal ministro Gelmini.

Gli attuali 1.800 istituti tecnici che andranno a riforma dal 2010-11, si lasceranno alle spalle 10 settori suddivisi in 39 indirizzi per confluire in due soli settori ripartiti a loro volta in 11 indirizzi.

Gli orari settimanali virtuali di oggi previsti in 36 ore verranno ridotti a 32 ore effettive: un peso orario quasi invariato per gli studenti, ma uno sfoltimento vigoroso del numero di cattedre che già in prima applicazione potrebbe superare le 7.200 unità.

Aumenteranno le ore di laboratorio (264 nel biennio e 891 nel triennio negli indirizzi del settore tecnologico.

Aumenta anche lo spazio di flessibilità (30% nel secondo biennio e 35% nel quinto anno) all’interno dell’orario annuale delle lezioni dell’area di indirizzo.

Spazi di flessibilità che andranno ad aggiungersi alla quota del 20% di autonomia rispetto al monte ore complessivo delle lezioni di cui già godono le scuole.

Sinteticamente sarà questa la struttura dei percorsi formativi:

– un primo biennio, dedicato all’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi in funzione orientativa;

– un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni;

– il quinto anno si conclude con l’esame di Stato. Le commissioni giudicatrici possono avvalersi anche di esperti.