
L’editore Fazi ha pubblicato in queste settimane un libro che sta facendo scalpore “La leggenda del buon cibo italiano” di Paolo C. Conti, fondatore del Cedites, Centro Studi Divulgazione Scientifica.
Il giornalista ed autore ha indagato infatti con rigore sulla natura nascosta di ciò che finisce nei nostri piatti scoprendo che di rado ciò che mangiamo è davvero ciò che sembra. La tecnologia estrema e la la logica del profitto infatti – secondo Conti – spingerebbe l’industria italiana a mascherare i propri prodotti sotto un’ingannevole naturalità. Molto dipende dalle scelte operate nel campo pubblicitario che rasenterebbe in teroria la vera e propria pubblicità ingannevole.
Gli alimenti infatti vengono scomposti ricostruiti inscatolati con l’aiuto della chimica della genetica etc. Con il risultato che sembrano qualcosa ma sarebbero altro… Le polemiche e le repliche non mancano
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