La morosità per il pagamento dei pasti non è figlia della crisi

I recenti episodi dei mancati o ritardati pagamenti della refezione scolastica in scuole primarie del Veneto e della Lombardia hanno fatto emergere il problema sconosciuto a molti, ma ben noto alle amministrazioni comunali, della morosità.

La crisi economica ha acuito il problema, ma sarebbe un errore credere che la morosità ne sia una conseguenza, visto che il fenomeno ha radici lontane e ben consolidate negli anni.

Ne riferisce il “Sole24 ore” on line che nota come da “Nord a Sud la maggior parte dei Comuni italiani, anche di piccole dimensioni, lamentano l’aumento dei decreti ingiuntivi per le rette non pagate dai genitori” sia per lo scuolabus che per le mense scolastiche.

In realtà, secondo il quotidiano, che riporta documentazioni precise in merito, il fenomeno non è nuovo e le cifre da recuperare ogni anno sono di tutto rispetto.

Nella maggior parte dei casi, i genitori ignorano anche le lettere di sollecito delle scuole e dei Comuni, arrivando fino a farsi notificare il decreto ingiuntivo per il recupero del credito, ritardando, in questo modo, il momento del pagamento con i costi che inevitabilmente lievitano.

A riprova di questo andamento, “Sole24 ore” cita, come esempio, la situazione di molti comuni toscani, anche di medie dimensioni, dove la situazione è diventata insostenibile, tanto che, come riferiscono i funzionari comunali, “abbiamo dovuto incaricare il nostro ufficio legale di agire coattivamente perché i genitori non pagano neppure dopo aver ricevuto le nostre lettere di richiamo“.

“La morosità nei pagamenti delle rette per la mensa a Milano – aggiunge il servizio – è, invece, quasi stazionaria ormai da anni. In media sono oltre diecimila le famiglie che ogni anno non sono in regola col pagamento, soltanto nelle scuole del capoluogo lombardo”.

“Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dalla Milano Ristorazione, nell’anno scolastico 2005/2006 le insolvenze erano state 10.142, nel 2006/2007 erano passate a 10.664 e nel 2007/2008 hanno sfiorato le 11.000 unità. Una percentuale che si aggira in media intorno al 5 per cento. Numeri che pesano sul bilancio del comune, costretto a fare i conti con insoluti che sfiorano i 3 milioni di euro ogni anno. Nelle scuole di Milano nel 2005/2006 le rette non pagate avevano raggiunto la somma complessiva di 2,38 milioni di euro, passati a 2,98 ml di euro nel 2008”.

Le procedure esecutive, poi, sono spesso lente e seguono i tempi della giustizia dei singoli tribunali. Sempre a Milano sono ancora in corso i recuperi crediti relativi alle rette non pagate nel 2007/2008. La scorsa estate i decreti ingiuntivi depositati sono stati 12.799. La procedura esecutiva fino ad ora ha portato al recupero di un milione di euro, pari ad appena al 13% degli importi non pagati.