La manovra modifica la rete scolastica: critiche dal PD

Nel corso dell’audizione in Senato da parte del ministro Gelmini è emersa anche la questione delle modifiche inserite nella manovra finanziaria relativamente alle piccole istituzioni scolastiche (sotto i 500 alunni) che non potranno più disporre di dirigenti scolastici titolari e che saranno, invece, affidati in reggenza a dirigenti di altre istituzioni scolastiche.

Tuttoscuola ha calcolato che potrebbero essere duemila e più le istituzioni scolastiche che nei prossimi anni perderanno la titolarità di dirigenza. Nella manovra è anche compresa l’accorpamento di tutte le scuole del 1° ciclo in istituti comprensivi.

Il sen. Antonio Rusconi (PD), oltre a stigmatizzare la disposizione sulla revisione della rete scolastica che, a suo parere, potrebbe peggiorare la qualità del servizio, ha confutato l’affermazione del ministri circa la non prosecuzione dei tagli di organico.

Rusconi, infatti, ha ricordato che nei prossimi anni vi sarà un effetto di trascinamento della riforma per la scuola primaria e per la scuola secondaria di II grado con le relative riduzioni di monte ore e personale. Se si considera che nel frattempo la popolazione scolastica è destinata ad aumentare, la qualità del servizio è destata a scadere.