Nel corso della trasmissione televisiva “L’Arena” condotta domenica pomeriggio su RAI1 da Massimo Gilletti, si è parlato, con toni polemicamente accesi, dell’abuso nella fruizione dei permessi per la 104 sui disabili.
Lo spunto del dibattito è venuto da un fatto di cronaca che ha visto protagonista un’insegnante che utilizzava permessi per un familiare disabile per partecipare a gare di ballo all’estero.
Ospite della trasmissione il sottosegretario all’istruzione, Davide Faraone, che alcuni mesi fa, sull’onda delle denunce per l’abuso dei permessi nella provincia di Agrigento, ha attivato con tempestività una ricognizione generale delle situazioni della 104.
Nonostante questa azione meritoria, Faraone è stato al centro di alcune critiche da parte di diversi ospiti della trasmissione. È stato messo in evidenza come due città di uguale peso demografico, come Palermo e Torino, evidenzino sostanziali differenze nel ricorso ai permessi della 104: oltre il 16% la prima contro poco più del 9% la seconda.
Con riferimento alle situazioni del privato e del pubblico, è stato precisato che nel settore privato i permessi per la 104 sono intorno al 3%, mentre nel settore pubblico raggiungono il 10% con la punta anomala del comparto scuola che tocca quota 13%.
Dopo l’analisi della situazione emersa e dopo che Faraone ha messo in evidenza come l’origine dell’eventuale abuso va ricercato nelle certificazioni mediche, la richiesta pressoché unanime è stata quella di un’azione urgente che persegua gli abusi e restituisca il diritto di accesso a chi ne ha titolo.
Al Governo, prima ancora che al ministero dell’istruzione, è stato chiesto con forza di intervenire con norme che assicurino controlli a tappeto, senza sconti. Con urgenza.
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