Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La mafia si può sconfiggere. Con l’educazione alla legalità

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato accolto da una standing ovation degli studenti provenienti da tutta Italia e riuniti all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo in occasione delle celebrazioni del 17° anniversario della strage di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone e sei agenti della scorta.

Il capo dello Stato è stato salutato con l’Inno di Mameli cantato dagli stessi studenti presenti a centinaia all’Ucciardone, provenienti da tutta Italia.

Tutto è iniziato con l’Inno nazionale con tredici bambini sul palco che lo hanno cantato tenendo per mano le autorità presenti, i ministri Roberto Maroni, Maria Stella Gelmini e Angelino Alfano, nonché il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

Dopo l’intervento di apertura di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso, che ha rinnovato la sua fiducia nei giovani: «Ogni anno coltivo maggiore speranza. E questo grazie ai tantissimi ragazzi che arrivano a Palermo per non dimenticare la strage di Capaci», è stato proiettato un video che ha ripercorso la vicenda umana di Falcone, ricordando anche le altre vittime di Cosa Nostra.

Al termine della proiezione, mentre sul maxischermo scorrevano i volti dei tanti magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine che si sono battuti contro Cosa nostra anche al prezzo della vita, nell’aula bunker si è levato uno scrosciante e lunghissimo applauso.

«Conta la crescita della coscienza civica e della fiducia nello stato di diritto – ha detto il Presidente della Repubblica – Fiducia che costituisce un vero e proprio “capitale sociale” e che può rafforzarsi solo in un clima di rispetto. in ogni circostanza, degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati ad osservarli. Conta la crescita della coscienza civica e della fiducia nello stato di diritto».

All’esterno dell’aula i bambini delle scuole palermitane, tutti vestiti con magliette e cappellini bianchi, sono impegnati in laboratori della legalità e altre attività. Gli striscioni esposti inneggiano alla speranza e alla memoria. Dopo l’intervento del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, tre bambini delle elementari sono saliti sul palco per recitare al Capo dello Stato una poesia ispirata alla figura di Falcone. Al termine, Napolitano si è alzato e ha abbracciato e baciato i bambini.

Non bisogna temere di parlare di mafia, di camorra, di criminalità organizzata nelle scuole. Per combatterla bisogna conoscerla” – ha detto il ministro Gelmini che, riferendosi al viaggio della Nave della legalità che ha trasportato 1.400 studenti di varie città italiane da Napoli a Palermo, ha rilevato come quella nave “…idealmente ha attraversato non solo quel braccio di mare, ma tutto il nostro Paese, con una grande energia, sprigionata da tutti i ragazzi che vi hanno partecipato“.

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