Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La maestra e il vescovo cancellano Babbo Natale

Due settimane fa, in una terza elementare di una scuola di Como, la maestra ha cancellato Babbo Natale, svelando ai suoi bambini il segreto di questa ingenua favola riproposta ogni anno a milioni di bambini di tutto il mondo.

Qualche genitore sembra ci sia rimasto male e non abbia gradito che, a mandare in fumo il sogno, sia stato volutamente qualcun altro e una mamma ha replicato alla maestra con una lettera scritta da un immaginario Babbo Natale, che si è detto dispiaciuto per la rivelazione fatta in classe:

È vero, sono una leggenda, ha scritto la mamma-babbo natale – questo vuol dire che non sono passato inutilmente per questa terra e ho dedicato la mia vita a fare felici i bambini. Non mi hanno mai riferito che qualcuno sia stato male per aver creduto in me“.

La lettera ha invitato poi la maestra “a continuare ad insegnare matematica e fisica. I bambini, ciascuno alla sua maniera, sapranno spiegare come fa un uomo con la barba bianca a volare con una slitta e a portare giocattoli aprendo porte e finestre per farli sognare, una sensazione senz’altro meravigliosa“. La controversia sembra sia finita con una stretta di mano tra mamma e maestra.

Ma la settimana scorsa, sempre a Como, il vescovo, mons. Maggiolini, è intervenuto a sua volta, con ben altre argomentazioni, per affermare dal pulpito che Babbo Natale non esiste e Gesù Bambino sì, facendo versare qualche lacrima, come hanno scritto i cronisti, ai bambini che lo ascoltavano in un incontro con gli alunni delle scuole, e disorientando le mamme presenti.
Babbo Natale non porta i doni, e nemmeno la Befana – sembra abbia detto il vescovo. Sono persone che esistono solo nella fantasia dei più piccoli“.
Mons. Maggiolini ha poi invitato a fare il presepe e a far baciare Gesù Bambino.

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