La Lega portavoce delle rivendicazioni delle precarie dell’infanzia

Giovedì scorso, davanti al ministero della Pubblica Istruzione, hanno manifestato docenti precarie della scuola dell’infanzia per chiedere il ruolo, a cominciare dalla rivendicazione di una congrua quota di potenziamento dell’organico dell’autonomia da cui soltanto la scuola dell’infanzia è stata esclusa con la legge 107/15.

A fianco di quelle insegnanti venute da varie parti d’Italia c’era anche Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, che ha seguito da vicino l’incontro di una delegazione delle insegnanti con funzionari del Miur, facendosi portavoce delle loro richieste.

«Qualche segnale d’apertura, nella giornata in cui i docenti precari dell’infanzia manifestavano davanti al ministero dell’Istruzione per rivendicare pari trattamento rispetto agli altri ordini di scuola, c’è stato: in particolare  – ha dichiarato Pittoni – sulla proposta che ho formulato al recente convegno sull’infanzia di Firenze di estendere la cosiddetta “graduazione”, attualmente limitata ai precari della scuola secondaria, a primaria e infanzia, onde contenere l’impatto dell’inserimento “cautelare” dei diplomati magistrali nelle graduatorie».

Relativamente alla richiesta di una quota di organico per il potenziamento della scuola dell’infanzia, Pittoni ha dovuto registrare un nulla di fatto o poco più: «Sul potenziamento di fatto mancato dell’infanzia – ha aggiunto -, il ministero si trincea dietro la scarsità di risorse: per trovare i fondi si renderebbe cioè necessario il coinvolgimento delle forse politiche”.