La Gilda verso il congresso

La Gilda degli insegnanti, che non ha aderito allo sciopero del 21 maggio, nel congresso statutario che verrà celebrato a Trevi dal 27 al 30 maggio ha posto tra gli altri come elementi prioritari di discussione la condizione di esercizio della professione docente, il futuro assetto organizzativo e il recupero della sua centralità.
Temi sottolineati nell’intervista di Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda, che comparirà nel numero di giugno di Tuttoscuola.
Ameli ha sostenuto infatti, che “solo una grande associazione di docenti può rivalutare il ruolo e la funzione dei docenti, mortificati in questi anni da azioni sindacali massificanti”, parlando di “come rivalutare la funzione dei docenti, omologata a livelli impiegatizi da una politica che non ha compreso lo specifico di una professione fondamentale per la società”.
Critiche forti anche contro la riforma Moratti, responsabile – a suo parere – di avere come obiettivo solo il risparmio, di aver eliminato insegnamenti fondamentali, di voler creare gerarchie tra i docenti. E la mancanza di un piano programmatico di assunzioni non avvia a soluzione i problemi del personale precario. Manca un’idea organica capace “di riempire questo vuoto con rapidità per dare sicurezza e speranza a chi ha lavorato tanti anni per lo Stato”, dice Ameli.
E’ importante allora in questo momento dare una prospettiva di valorizzazione alla figura docente che potrebbe rappresentare, come Tuttoscuola sostiene da tempo, una delle riforme più rilevanti del settore scolastico.